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Qualcosa è Cambiato: la recensione completa

Qualcosa è cambiato, film il cui titolo originale è As Good as It Gets, è uscito nei cinema nel 1997 con James L. Brooks. Pellicola con protagonisti Jack Nicholson ed Helen Hunt

di Ruggero Biamonti | 25 Settembre 2021
Foto Darren Decker- AMPAS

Se i tuoi progetti per il sabato sera non prevedono nulla di diverso da qualche ora di relax, senza dubbio starai accarezzando l’idea di guardare qualcosa di bello in televisione. Perfetto! Se ti interessa sapere cosa c’è stasera in tv, nelle prossime righe puoi trovare qualche informazione su un film bellissimo, trasmesso su Rai Movie alle 23.00. Si tratta di Qualcosa è Cambiato, pellicola che vede protagonista uno straordinario Jack Nicholson. In questo articolo, puoi trovare la nostra recensione del film.

La trama

Qualcosa è cambiato, film il cui titolo originale è As Good as It Gets, è uscito nei cinema nel 1997 con James L. Brooks. Pellicola con protagonisti Jack Nicholson ed Helen Hunt – premiati entrambi, nel 1997, con gli Oscar di Miglior Attore e Miglior Attrice – racconta la storia di Melvin, scrittore di romanzi rosa misantropo, omofobo e razzista.

La sua vita – e il suo rapporto con il mondo – cominciano a cambiare quando Melvin si trova sia a dover badare al cagnolino del suo vicino di casa gay, sia a mandare il suo medico personale al domicilio di Carol, cameriera del suo bar preferito, allontanatasi dal lavoro per seguire il figlio malato.

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Inizialmente intenzionato a risolvere i problemi di salute del ragazzino per dare modo a Carol di tornare al lavoro e a lui di avere una persona sulla quale riversare la sua cattiveria, Melvin scopre che la donna, interpretata dalla Hunt, è diventata per lui molto importante.

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Jack Nicholson film

Foto Darren Decker- AMPAS

La recensione

Un quarto di secolo è passato da quando questa pellicola è uscita al cinema e, oggi come oggi, il film riesce ancora a parlare, grazie al suo equilibrio quasi perfetto, al cuore di milioni di appassionati della settima arte. Quando si parla di Qualcosa è Cambiato, è necessario citare innanzitutto la bravura di Nicholson, che con questo lavoro ha portato a casa il suo terzo Oscar.

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Sono ovviamente molti altri gli aspetti che hanno reso questa pellicola apprezzata e per nulla scontata. Tra questi è possibile citare l’equilibrio tra le ossessioni di Melvin, incarnate alla perfezione da un Nicholson che, come ben si sa, è arrivato davanti alla macchina da presa di Brooks tutt’altro che digiuno dall’interpretazione di personaggi dall’animo oscuro, e la redenzione dell’uomo.

Una particolarità che rende questo film unico è il ruolo di Vernell, il cagnolino di Simon, pittore gay nonché già citato vicino di Melvin (a prestare il volto a questo personaggio troviamo l’attore e conduttore Greg Kinnear). Per quanto riguarda il simpatico quattro zampe, non si può non notare, fin dalla prima visione del film, che il lavoro degli addestratori è stato perfetto.

Jack Nicholson film: Qualcosa è Cambiato, la recensione completa

L’animale risulta quasi umanizzato, per nulla diverso dagli altri protagonisti della vicenda. Non è un caso che sia proprio lui, affidato a Melvin mentre Simon vive un periodo di convalescenza reso ancora più pesante da un tracollo finanziario, ad aiutare lo scrittore a fare quello switch che gli permette di cambiare e di pronunciare una delle frasi entrate nella storia del cinema, ossia “Mi fai venire voglia di essere un uomo migliore”.

Pellicola con una sceneggiatura considerata da molti – sia critici, sia appassionati – perfetta, Qualcosa è Cambiato è una pellicola che si inserisce in un decennio caratterizzato, dal punto di vista cinematografico, da diversi film all’insegna dei sentimenti e soprattutto del sentimentalismo.

L’opera di Brooks – che ha diretto Nicholson per la prima volta all’inizio degli anni ‘80 in Voglia di Tenerezza, premiato nel 1984 con l’Oscar per la Miglior Regia – si distacca soprattutto dal secondo punto, regalando allo spettatore uno spaccato della realtà sincero, non scontato e per certi versi anticipatore di quell’inclusività che, oggi come oggi, è un valore che è fondamentale proteggere, per consegnarlo alle generazioni future.