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Vita di una star

Marilyn Monroe e l’overdose mancata: una storia che non tutti conoscono

Marilyn Monroe ed il prezzo della celebrità: scopriamo che cosa ha portato all’overdose dell’attrice iconica degli anni ’50 e ’60…

di Redazione Rumors.it | 6 Aprile 2024
Foto: Scope UK / IPA

Negli anni ’50 e ’60, il celebrity system di Hollywood era caratterizzato da rigide gerarchie e dalla predominanza dei grandi studios, che dettavano le regole del gioco nell’industria cinematografica. Le star erano spesso sottoposte a contratti estremamente restrittivi e controllate a livello pubblicitario, il che contribuiva a creare un’immagine ideale e spesso irrealistica delle celebrità. Sei anni prima che il corpo di Marilyn Monroe venisse trovato senza vita nel letto della sua casa a Brentwood, Holywood, nel 1962, l’attrice aveva rischiato di morire per un’overdose in un motel da pochi dollari. È quanto rivela una nuova biografia incentrata sulla figura di Fred Otash, poliziotto di Los Angeles diventato investigatore privato e amico di molte star del cinema, un personaggio da romanzo di Raymond Chandler e uomo al quale Hollywood aveva chiesto negli anni ’50 e ’60 di aiutare a coprire scandali e misteri legati alle celebrità del mondo del cinema.

Marilyn Monroe, la prima overdose nel 1956

Secondo quanto riportato nel libro The Fixer scritto da Josh Young e Manfred Westphal, in una mattina di primavera del 1956, l’investigatore privato Fred Otash viene invitato a colazione al locale Nate’n’Al’s a Beverly Hills. Questo ristorante è frequentato da celebrità come Rita Hayworth, Ava Gardner e James Garner. Otash è conosciuto nell’ambiente come “Freddie“. Durante l’incontro, Otash si trova di fronte al produttore Maurice Adler, noto per il film Da qui all’eternità. Adler, visibilmente nervoso, rivela a Otash il motivo dell’incontro: “Marilyn è sparita“.

Marilyn Monroe
Foto: Scope UK / IPA

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La situazione riguardava Marilyn Monroe, che era stata ricoverata per “tensioni nervose”. Adler non poteva licenziarla poiché il film era a metà della produzione e un cambio di cast sarebbe stato impensabile. Le ricerche non avevano dato risultati positivi, ma l’ultima traccia portava a un modesto motel a Santa Barbara. Qui, Otash si presentò come fattorino delle consegne e fu accolto da un uomo in mutande: il pusher. Marilyn giaceva nuda sul letto, priva di sensi, circondata da siringhe e aghi, in una posizione fetale. La situazione era critica e richiedeva un intervento immediato.

Marilyn Monroe, la sua vita in breve

Nata il 1° giugno 1926 a Los Angeles, California, Marilyn Monroe è stata un’attrice e modella americana. Diventata famosa per i suoi ruoli di “bionda esplosiva” nei film degli anni ‘50 e ’60. La sua vita è avvolta da un alone di mistero e scandali, alimentati da relazioni con figure come il presidente, allora sposato, John F. Kennedy e suo fratello, Robert F. Kennedy. Nel corso degli anni, sono emerse teorie del complotto che suggeriscono che la morte di Monroe sia collegata ai segreti del Gate Kennedy. Tuttavia, queste teorie mancano di prove concrete e sono spesso basate su congetture. La morte prematura di Monroe nel 1962, ufficialmente attribuita a un “probabile suicidio”, è ancora avvolta da mistero. Testimoni affermano di aver sentito una registrazione audio dalla sua casa la notte della sua morte, con voci di Peter Lawford, Bobby Kennedy e una urlante Monroe.

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Tuttavia, dietro la maschera della fama e del glamour, Marilyn lottava con i suoi demoni interiori. La sua tossicodipendenza e i disturbi emotivi la tormentavano, portandola ad affrontare periodi bui e momenti di grande fragilità. Marilyn Monroe ha avuto problemi di tossicodipendenza principalmente legati all’abuso di barbiturici e sonniferi, che usava per affrontare ansia, insonnia e depressione. Il recente adattamento cinematografico di Joyce Carol Oates, “Blonde”, ha nuovamente distorto la sua eredità. Questo film, diretto da Andrew Dominik, trasforma la storia di Marilyn in un orrore corporeo, ignorando la sua complessità e sofferenza. La sua figura incarna diverse narrazioni: quella della vittima e quella dell’essenza assoluta del glamour e dell’irresistibilità femminile.

Lo star system nella metà del secolo scorso

Una delle problematiche più diffuse in quel periodo era la tossicodipendenza tra le star di Hollywood. L’accesso facile alle droghe, unito allo stress e alle pressioni dell’industria dello spettacolo, portava molte celebrità a cadere nelle dipendenze, con conseguenze devastanti per la loro carriera e la loro vita personale. Le star, soprattutto le donne, affrontavano anche il problema del maschilismo all’interno di Hollywood. Erano spesso trattate come oggetti da parte degli studios, con poche opportunità di essere riconosciute per il loro talento e le loro capacità artistiche. Inoltre, dovevano fare i conti con il passaggio dal cinema muto e in bianco e nero a quello sonoro e a colori, che richiedeva una nuova gamma di abilità e adattamento. Un altro problema comune per le star femminili era la loro “scadenza” nel sistema hollywoodiano, dove l’età e l’apparenza fisica erano considerate fondamentali per il successo.