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Remo Anzovino, un viaggio lungo una notte: il nuovo album ‘Nocturne’

Intervista: “Nocturne è la narrazione di una notte che ti cambia la vita” Remo Anzovino è compositore, pianista e avvocato penalista. Si divide tuttora tra lo studio di registrazione e lo studio legale. Fra gli esponenti più affermati e innovativi della musica strumentale contemporanea, nella famiglia degli Yamaha Artist, ha composto le musiche per grandi capolavori […]

di Redazione di Rumors.it | 4 Ottobre 2017
Foto:Rumors.it

Intervista: “Nocturne è la narrazione di una notte che ti cambia la vita”

Remo Anzovino è compositore, pianista e avvocato penalista. Si divide tuttora tra lo studio di registrazione e lo studio legale. Fra gli esponenti più affermati e innovativi della musica strumentale contemporanea, nella famiglia degli Yamaha Artist, ha composto le musiche per grandi capolavori del cinema muto, collaborando con le più prestigiose cineteche e partecipando con colonne sonore di sua composizione ai principali Festival e rassegne internazionali. ll programma di Rai 3 Ballarò ha utilizzato spesso le sue melodie come commento musicale, e lo stesso ha fatto Otto e Mezzo su La7.

Il 29 Settembre, a cinque anni dall’ultimo disco in studio, è uscito per Sony Music, “Nocturne”. Un lavoro cosmopolita che racchiude nelle sue note la visione dello stesso Remo Anzovino, il quale indaga attraverso una narrazione emozionale la solitudine umana e contemporaneamente il racconto della bellezza della vita e le contraddizioni della realtà di oggi. L’album, è stato registrato tra Tokyo, Londra, Parigi e New York, è moderno e incisivo. Il Notturno, è un tipo di composizione dal carattere appassionato e romantico, di durata breve, di suggestiva immediatezza e spesso con due soli temi musicali. L’artista ha scelto questa forma ritenendola la più adatta per narrare storie e descrivere emozioni.

Foto:UfficioStampa

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Remo Anzovino è un artista poliedrico ed innamorato di ciò che la vita può raccontare, grazie alla sua capacità di racchiudere in note le sfaccettature che presenta, raccontandola come un viaggio. La passione per la musica e gli strumenti che questa poteva offrirgli, nasce dalla curiosa combinazione, quando era un bambino, di ritrovarsi in casa un pianoforte che nessuno usava e la curiosità insita nei bambini: ha così scoperto la sua attitudine alla musica ed alla scrittura, e soprattutto, la narrazione come “la necessità di portare della musica ad un racconto fatto prima da altre discipline quali il teatro e la pubblicità.” Dal disco ‘Dispari’ 8CNI/Rai Trade) del 2006, inizia il suo percorso discografico, fino a “Nocturne”.

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“Nocturne” è prima di tutto, una “personale ambizione, un sogno che si realizza”. É la narrazione di “una notte che ti cambia la vita. Una notte in cui non accade qualcosa di importante, ma è qualcosa che accade dentro di te. Quando comprendi meglio delle cose che ti riguardano, che ti orientano nella visione del mondo e nel vivere la tua esperienza della vita. Una notte che dura il tempo del disco. Come un romanzo che dura una notte soltanto.” Un romanzo, perchè, secondo Anzovino, “la musica non nasce dalla musica ma fuori da essa, dal vivere molto la vita, da mettere il naso dentro tutto ciò che può trovare una narrazione sonora.  È musica tutto ciò che riesce a entrare come un ponte nella vita delle persone”. Pura emozione, pura vita, qualunque sia la sua sinfonia ed il suo colore.

 

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Anzovino confessa che ha passato molto più tempo fra le aule di tribunale che altrove, ma è riuscito a fare tesoro anche dell’amore per l’arte e per la musica. Racconta che, il tribunale, “è divenuto un punto di osservazione che mi ha arricchito come essere umano. Il non giudicare gli altri ma approcciarsi laicamente  alle vicende umane. É ciò che avviene nella musica tramite le sue regole e i suoi mezzi: racconto le stesse storie”. Gli esseri umani stessi sono il racconto, aggiunge, con la loro imperfezione e crudeltà e magnificenza. In queste due realtà, è due persone diverse: lo diventa indossando nei due ambienti, due occhiali diversi. Un paio, montatura grossa, di ‘Remo il musicista’, un paio, montatura leggera, di ‘Remo l’avvocato’.

Foto: UfficioStampa

Artista capace di sviluppare i racconti che la vita propone utilizzando e sfruttando soprattutto gli strumenti e i punti di vista a proprio disposizione, e di adattare a questi racconti di vita una melodia, una sinfonia, una musica che racconta interamente gli episodi di vita vissuta.
A breve, partirà il tour nei teatri legato al disco, prodotto, registrato e mixato da Taketo Gohara, con gli arrangiamenti orchestrali di Stefano Nanni che ha anche diretto la London Session Orchestra. Presenti molti musicisti internazionali di grande livello. Attualmente Remo Anzovino è impegnato in una produzione teatrale, con la regia di Gianmarco Tognazzi: progetti con elementi di narrazione molto forti. Conclude: “La gioia più grande sarà incontrare le emozioni del pubblico quando inizierò a suonare i brani del nuovo disco”.

Alice Cubeddu