Quando si parla di celebrità difficilmente si tende ad associare la parola privacy. Eppure spesso accade che le star cerchino gli escamotage più strani pur di tenere la loro vita fuori dai riflettori. È il caso delle sorelle Olsen che in una rara intervista concessa a i-D magazine hanno rivelato alcuni dettagli inediti sul loro brand e soprattutto hanno svelato il loro rapporto con la privacy e di come, spesso, il loro nome sia stato un ostacolo più che un vantaggio.
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Mary-Kate e Ashley Olsen hanno fatto riferimento a The Row: la linea di moda che hanno lanciato quando avevano solo 18 anni. Ora a quasi 35, le due donne spiegano i motivi che le hanno spinte a non voler associare la loro immagine all’allora nuova realtà. Infatti, proprio a proposito di ciò, Ashley ha dichiarato: “Non volevamo nemmeno far sapere alla gente che eravamo noi“.
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Le Olsen hanno poi approfondito le loro dichiarazioni, spiegando che il focus del progetto doveva essere sul prodotto e non sul nome delle loro ideatrici. C’era il rischio infatti che l’idea sarebbe stata offuscata se le attrici avrebbero deciso di associare anche solo il loro nome al marchio. Mary-Kate e Ashley hanno poi raccontato come è nata l’idea della linea di moda: “Non so quanto fossimo consapevoli di quello che stavamo facendo in quel momento, ad essere sinceri. Ci eravamo appena trasferite a New York. Avevamo 18 anni e sapevamo una sola cosa: volevamo prenderci quel tempo per una pausa da ciò che avevamo fatto fino a quel momento per esplorare tutto ciò che la vita aveva da offrire…”.
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Sorelle Olsen oggi: “Volevamo esplorare facendo qualcosa di nostro”
Le due ragazze, con una carriera decisamente già avviata e di successo, aveva quindi deciso di dare vita a qualcosa che potenzialmente potesse dare nuovamente sfogo alla loro creatività. Come poi hanno tenuto a spiegare, il loro tenersi in secondo piano ha rispecchiato in qualche modo lo stile che hanno voluto e ricercato: semplice e ridotto. Ashley ha poi aggiunto: “Penso che potenzialmente questa sia solo la nostra estetica, la nostra preferenza di design ma ciò non significa che non apprezziamo anche qualcosa di veramente elaborato”. Insomma, una vita tra due estremi quella delle sorelle Olsen. Il successo e l’anonimato, l’apprezzamento della semplicità dopo aver provato lo sfarzo massimo.
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