Teatro Carcano, una ricca programmazione per la stagione 2017/18

Tra grandi classici e proposte innovative “Una casa chiamata teatro” questa è la frase scelta per riassumere la stagione 2017/18 proposta dal Teatro Carcano vera e propria istituzione culturale milanese da oltre duecento anni. Non solo un luogo dove si fanno spettacoli, ma anche dove ci si incontra confrontandosi. Frase quanto mai appropriata visto che […]

di Redazione di Rumors.it | 9 Giugno 2017
Foto: Ufficio stampa

Tra grandi classici e proposte innovative

“Una casa chiamata teatro” questa è la frase scelta per riassumere la stagione 2017/18 proposta dal Teatro Carcano vera e propria istituzione culturale milanese da oltre duecento anni. Non solo un luogo dove si fanno spettacoli, ma anche dove ci si incontra confrontandosi.

Frase quanto mai appropriata visto che una parte della stagione ruota intorno al tema del “Viaggio di Enea” dedicato a tutti quelli che una casa l’avevano, ma l’hanno abbandonata per la necessità di garantire un futuro più dignitoso a sé e le loro famiglie.

Il programma è variegato per generi e contaminazioni grazie all’ attenta selezione di Sergio Fantoni, padre nobile del teatro italiano, e Fioravante Cozzaglio e va dalla danza del Balletto del Sud a un super classico come Filumena Marturano del grande Eduardo.

Con la consueta ironia ed erudizione Philippe Daverio in quattro conferenze ci spiegherà il suo concetto di Europa, considerata dal punto di vista dell’arte, dell’architettura, della musica e della gastronomia.

Molto interessante sarà il progetto che riguarda classici del teatro rivisitati in chiave contemporanea come “La bisbetica domata” interpretata da Tindaro Granata.

In conferenza stampa invece Sabrina Impacciatore, con molta partecipazione, ha ribadito come quello di Wanda in “Venere in  pelliccia” sia per lei un ruolo molto sentito.

Come abbiamo detto il tema della migrazione troverà ampio spazio di trattazione ad esempio con Moni Ovadia, molto sensibile all’argomento, che parteciperà insieme a Piergiorgio Odifreddi, Maddalena Crippa e Tullio Solenghi alla lettura di alcuni canti dell’Odissea.