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Twitter diventa X, ma gli utenti non ci stanno: cosa si nasconde dietro questa scelta?

Nelle ultime ore Elon Musk ha annunciato la trasformazione del marchio di Twitter in una X, scelta che ha attirato non poche polemiche e fatto sorgere diversi dubbi…

di Nadia Pieri | 25 Luglio 2023
Foto: Ipa

“E presto diremo addio al marchio Twitter e, gradualmente, a tutti gli uccellini” è questo il messaggio postato dal CEO della piattaforma, Elon Musk, la scorsa domenica. “Il nuovo logo, una X, da domani sarà live in tutto il mondo” ha aggiunto. E così è stato. La X bianca su sfondo nero è visibile da ieri mattina, prima solo dalla versione desktop e poi anche da mobile. Il nuovo logo di Twitter sarebbe alla base di un rebranding della piattaforma, acquisita lo scorso anno da Musk per 44 milioni di dollari. Ma perché proprio la X? Questa lettera, molto cara all’imprenditore, è già stata utilizzata per la sua Space X, per la defunta X.com da lui fondata sul finire negli anni ’90 e anche per il nome del figlio avuto con la cantante Grimes, X Æ A-XII. Insomma, si tratterebbe di una vera e propria fissazione di Musk. Fissazione non condivisa dalla community di Twitter.

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Twitter logo: le proteste degli utenti

Poco dopo l’annuncio di Musk, la piattaforma è stata invasa da tweet di dissenso che rimpiangono già Larry , l’iconico uccellino blu che negli anni è diventato molto di più che un semplice simbolo. Il marchio di un’azienda, infatti, rappresenta la sua identità, la stessa in cui i consumatori si riconoscono. Cambiare per sempre il logo di Twitter potrebbe quindi non essere una mossa strategica, ma bensì un grande rischio: la fidelizzazione degli utenti verrebbe messa a dura prova. E infatti c’è chi scrive: “Questa idea è stupida. Sta rovinando il riconoscimento del brand. Sarà impossibile tornare indietro”. Molti, invece, hanno aggiunto: “Avrei preferito che creasse un social tutto suo, al posto di stravolgere questo”.
L’idea dell’imprenditore, infatti, è quella di trasformare Twitter in una sorta di WeChat, l’app cinese che permette non solo di tenersi in contatto, ma anche di effettuare pagamenti.

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E poi c’è chi commenta: “La decisione di Elon Musk di sostituire l’uccellino con una croce è la metafora iconografica perfetta del tracollo di questo social”. Ormai è inutile negarlo: da quando Musk ha acquistato Twitter la società continua a perdere colpi. Prima il licenziamento di migliaia di dipendenti, poi la causa legale contro gli ex lavoratori che reclamano almeno 500 milioni dollari in Tfr fino ad arrivare alla decisione di limitare i commenti, scelta che gli utenti ancora non hanno digerito. E ora il rebranding che, in realtà, potrebbe non essere altro che una strategia di marketing volta a distogliere l’attenzione dai veri problemi di Twitter che, nell’ultimo periodo, hanno portato molti utenti a lasciare la piattaforma.

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Elon Musk Twitter: la minaccia di Threads

Non bisogna inoltre sottovalutare l’arrivo di Threads, il neonato rivale che in soli dieci giorni ha superato i cento milioni di account (Twitter ne ha 363 milioni). Che Elon Musk, consapevole della minaccia, stia cercando di riportare tutta l’attenzione su di sé o, meglio, su Twitter? D’altronde non è la prima volta che l’imprenditore cambia il logo. Ad aprile, infatti, Larry era stato sostituito per alcuni giorni dal cane Shina Ibu, simbolo della criptomoneta Dogecoin. Dunque, potrebbe essere l’ennesima trovata pubblicitaria del CEO che, consapevole, della fedeltà degli utenti al marchio Twitter, ha deciso di approfittarne per riportare al centro della discussione la sua piattaforma.