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Xc40 recharge, ecco la compatta ibrida plug in di Volvo

Consumi ridotti, prestazioni da sportiva  e un’autonomia di 45 Km solo in elettrico Parola d’ordine ibrido, meglio se plug in, con l’obiettivo di abbattere in maniera importante consumi ed emissioni. E’ questa la strategia di Volvo, marchio da sempre orientato verso la sicurezza e la sostenibilità ambientale. La Casa svedese sta completando l’elettrificazione dell’intera gamma […]

di Francesco Ippolito | 31 Marzo 2020

Consumi ridotti, prestazioni da sportiva  e un’autonomia di 45 Km solo in elettrico

Parola d’ordine ibrido, meglio se plug in, con l’obiettivo di abbattere in maniera importante consumi ed emissioni. E’ questa la strategia di Volvo, marchio da sempre orientato verso la sicurezza e la sostenibilità ambientale. La Casa svedese sta completando l’elettrificazione dell’intera gamma proponendo vetture ibride nelle diverse configurazioni: mild hybrid, full hybrid e plug-in, e proprio quest’ultima tecnologia è stata scelta per il suv compatto del marchio: la Xc 40.

In attesa dell’arrivo della versione Recharge completamente elettrica, la XC40 Recharge T5 Plug-in Hybrid rappresenta un prodotto chiave nella strategia Volvo. Alle dimensioni compatte e agli eccellenti standard di sicurezza, versatilità e dinamica di marcia, la versione plug-in hybrid aggiunge le prestazioni ecologiche della tecnologia ibrida a ricarica di Volvo. In tal senso, XC40 Recharge T5 Plug-in Hybrid è la prima Volvo con ibrido seriale: entrambi gli elementi propulsivi intervengono infatti sull’asse anteriore.

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L’auto è equipaggiata con un motore benzina 3 cilindri turbo di 1500 cc con una potenza di 180 Cv. Parallelamente c’è il motore elettrico che eroga 82 cavalli per una potenza massima combinata di 262 Cv. L’auto accelera da zero a 100 Km/h in 7,3 secondi con una velocità massima autolimitata di 180 Km/h. Davvero interessanti consumi ed emissioni con un range che va da 2 a 2,4 litri per 100 Km ed emissioni di Co2 di 45-55 grammi al km.

La batteria ha una capacità di 10,7 Kw, di cui 8,5 realmente utilizzabili con una autonomia solo in elettrico di 45 Km. La ricarica può avvenire sia sulle colonnine stradali, con un tempo massimo di 2 ore e 30, sia a casa con un tempo di ricarica di circa 7 ore e mezza. Non abbiamo avuto modo (per ora) di provare su strada la nuova Xc40 ibrida plug in, ma da test effettuati in condizioni di traffico reale, su un percorso di circa 45 Km cittadino ed extraurbano, la nuova ibrida del marchio svedese ha evidenziato risultati davvero interessanti:

con batteria completamente scarica, utilizzando quindi il solo motore a benzina, il consumo rilevato è di 6 litri per 100 Km (16,6 km/litro). Con batteria carica invece il consumo, sullo stesso itinerario, è stato di 1,6 litri di benzina per 100 Km (come dire 62,5 km a litro). In un confronto con la stessa vettura equipaggiata con propulsore turbo diesel invece il consumo rilevato invece è stato di 7,6 litri per 100 Km (13,1 Km litro).

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Il vantaggio dell’ibrido plug in quindi sta tutto nell’interazione tra motore termico e motore elettrico, con quest’ultimo che interviene per “aiutare” il termico nelle situazioni in cui è necessaria più coppia, senza considerare poi che il solo motore elettrico può essere utilizzato nella marcia in città senza alcuna emissione nociva. Cosa significa tutto questo?

L’ibrida Plug in di Volvo quindi consente di affrontare lunghe percorrenze extraurbane ed autostradali sfruttando il solo motore a benzina, ma allo stesso tempo, una volta arrivati in un centro urbano, si può utilizzare il solo motore elettrico per poter circolare nelle aree cittadine a traffico limitato.
Volvo XC40 Recharge T5 Plug-in Hybrid è in vendita a prezzi che vanno dai 47.770 Euro della variante Inscription/Expression ai 50.920 Euro della variante R-Design. L’auto gode di un bonus pari a 2.500 Euro (con rottamazione) in termini di eco-incentivi.

Francesco Ippolito