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Richard Gere presenta il nuovo film a Roma: “Mi piacerebbe girare un film qui”

Il noto attore nella capitale italiana “Come si fa non amare Roma? Ci vengo sempre volentieri, questa volta è una visita toccata e fuga, ma mi piacerebbe moltissimo tornare e fermarmi a lungo per girarci un film. Magari una commedia romantica, un uomo e una donna”. Richard Gere, in effetti, non si è fermato molto […]

di Redazione di Rumors.it | 19 Settembre 2017
ROME - OCTOBER 16: Actor Richard Gere attends the 'Hachico: A Dog's Story' Press Conference during day 2 of the 4th Rome International Film Festival held at the Auditorium Parco della Musica on October 16, 2009 in Rome, Italy. (Photo by Ernesto Ruscio/Getty Images)

Il noto attore nella capitale italiana

“Come si fa non amare Roma? Ci vengo sempre volentieri, questa volta è una visita toccata e fuga, ma mi piacerebbe moltissimo tornare e fermarmi a lungo per girarci un film. Magari una commedia romantica, un uomo e una donna”. Richard Gere, in effetti, non si è fermato molto nella capitale, dove è arrivato per presentare il nuovo film “L’incredibile vita di Norman” di Joseph Cedar.

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Il 20 e 21 settembre sarà a Pisa, per la cerimonia di consegna della laurea magistrale honoris causa in Psicologia clinica e della salute al Dalai Lama, sua guida spirituale. “Siate gentili, carini e affettuosi con me, sono stanco” ha esordito l’attore ai giornalisti, sotto l’effetto del jet leg.

 

L’attore, durante la presentazione del suo film, ha parlato del suo personaggio: “Norman è un tipo universale, lo potresti incontrare ovunque. Oggi viviamo in una rete di rapporti di scambio, fai una cosa per guadagnarne un’altra, tutto è transazione e compromesso. Negli Usa abbiamo un presidente che si muove solo in questa logica di interesse, è privo di senso etico. È lo specchio della nostra società, e questo potrebbe motivarci a cambiare”.

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I suoi film, ricorda, sono sempre stati accolti bene dal pubblico italiano, con Roma ha un legame speciale poichè il suo primo premio internazionale fu nel 1979 il David di Donatello per “I giorni del cielo di Malick” e nel 2011 ha ricevuto Marc’Aurelio D’oro alla carriera alla Festa di Roma, “Io faccio sempre lo stesso genere di film, un po’ difficili, con registi interessanti”.