La nuova edizione, tra conferme e novità
Striscia la Notizia compie 30 anni e nella maturità si concede poche novità rispetto al passato mantenendosi fedele al suo ruolo di telegiornale satirico e di denuncia delle ingiustizie ai danni dei cittadini. La variazione più importante rispetto all’edizione precedente è data dalle nuove veline Shaila Gatta e Mikaela Neaze Silva.
Per il resto si parte con la più classica delle conduzioni di Striscia, quella di Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, la coppia d’oro che da anni incassa successi di pubblico e di critica. Il signor Enzino sarà poi sostituito da Michelle Hunziker, che sarà dopo circa un mese affiancata da Gerry Scotti. Il programma vedrà poi da febbraio fino alla fine i comici Salvo Ficarra e Valentino Picone.
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Una edizione che Ricci stesso definisce “bella tosta”, il papà di Striscia dopo aver presentato le veline introduce i due miti storici di Striscia Ezio Greggio e Enzo Iacchetti, ma c’è subito spazio anche per un doveroso ricordo di Gero Caldarelli, il maestro di mimica che ha fatto muovere il Gabibbo per anni.
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Compie 30 anni il telegiornale satirico, che quest’anno raggiunge la piena maturità. Tra le novità si deve annoverare l’imitazione di Dario Ballantini che farà il ministro Fedeli, confermata la presenza di Sergio Friscia che fa Grillo.
A questo va aggiunto Valeria Geraci alle prese con la mamma della Raggi e Giampaolo Fabrizio nei panni di Bruno Vespa.
Ricci (che non fa mistero di preferire la nuova concorrenza e ha manifestato la sua stima e simpatia verso il conduttore Amadeus) a chi gli ricorda la diatriba con Flavio Insinna, dice che non avrebbe pensato a una pena così grave per lui: non riesce proprio a vederlo a lavorare insieme alla Berlinguer.
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Ritorna sulla polemica che ha tenuto banco per mesi dicendo che non era un semplice sfogo, ma era stata una sfuriata scientemente organizzata contro il gruppo di Affari Tuoi, che non era riuscito a convincere la concorrente a giocarsi la partita fino alla fine.
La vicenda di Insinna circolava da tempo ma la decisione di prenderla di petto nasce da un fatto di “cuore”, la generazione di Ricci, come lui stesso ricorda, è stata innamorata di Bianca Berlinguer e “dopo che ha visto Insinna dalla Berlinguer che vuole ‘un paese gentile’ e Emiliano che dice ‘Insinna è uno dei nostri’, abbiamo deciso di mettere su il circo.”
Ruggero Biamonti