Il conduttore presenta “Non è l’Arena”
Durante la conferenza stampa per la presentazione del nuovo programma di La 7 in onda ogni domenica a partire dal 12 novembre, Massimo Giletti resta sulla difensiva. Il conduttore, però, non nasconde la rabbia causata dalle ingiustizie subite in Rai. Rispetto al cachet riservato a Fabio Fazio, infatti, ha commentato: “Ho un budget che è un quinto del suo programma”.
Massimo Giletti incalza: “In Rai c’era qualcuno che non mi voleva far parlare, nonostante ogni domenica ci fossero 4 milioni di spettatori a seguire il mio programma”. Il presentatore è pronto al suo esordio su La 7 in prima serata, ma non nasconde il suo malcontento per come sono andate le cose in passato. “Non è l’Arena” rappresenta quindi la sua rivincita.
Christian Vieri e Costanza Caracciolo hanno perso il bambino |LEGGI
Foto: Ufficio Stampa
Simone Inzaghi, fiori d’arancio: Alessia Marcuzzi testimone |LEGGI
La nuova trasmissione di Giletti, infatti, andrà in onda proprio contro “Che tempo che fa”, il programma di punta del prime time di Rai Uno, condotto dall’uomo sul quale la Rai ha puntato tutto: Fabio Fazio. Il conduttore, però, ammette: “Non posso andare contro Fazio, ho un budget che è un quinto del suo programma. È come parlare di una portaerei contro una scialuppa. Di solito le battaglie si fanno ad armi pari”.
Giletti commenta: “La Rai che mi piace è quella che racconta […] Il mio dna è qualcosa di diverso dalla varietà”, motivo per cui ha rifiutato le prime serate al sabato sera su Rai Uno. Quando l’Arena è stata cancellata Fiorello è stato uno dei primi a prendere pubblicamente posizione a suo favore e lo showman, infatti, sarà uno dei protagonisti di “Non è L’Arena”.
Infine la commozione. Massimo Giletti confessa in lacrime: “Non è passata. Non sono più lo stesso, quello che ho vissuto mi ha marchiato […] Non si può dire a uno come me di fare il varietà, perché è innaturale. Io e Milena apparteniamo a un altro sistema. Umanamente è stato dolorosissimo; se mi chiedono di fare varietà si distrugge un gruppo di lavoro. Non ho avuto segnali in Rai di quello che stava accadendo. La cosa più brutta è che l’ho letto su TvBlog, non me l’ha detto nessuno”.
Roberta Mazzacane