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Asia Argento scende in piazza contro le violenze sulle donne

L’attrice vicina alle femministe di ‘Non una di meno’ Asia Argento ha deciso di alzare la voce e scendere in piazza. Dopo le critiche ricevute in Italia per aver denunciato di essere stata violentata dal potentissimo produttore americano Harvey Weinstein nel 1997. L’attrice si sente vicina alle femministe di ‘Non una di meno’ e decide di partecipare a #WeToo, […]

di Redazione di Rumors.it | 7 Marzo 2018
Foto: Getty / Image.net

L’attrice vicina alle femministe di ‘Non una di meno’

Asia Argento ha deciso di alzare la voce e scendere in piazza. Dopo le critiche ricevute in Italia per aver denunciato di essere stata violentata dal potentissimo produttore americano Harvey Weinstein nel 1997. L’attrice si sente vicina alle femministe di ‘Non una di meno’ e decide di partecipare a #WeToo, naturale conseguenza di #MeToo. 

“È tempo del #WeToo, di unire le voci per un unico grido che non potrà più essere ignorato”.  Asia parteciperà al corteo romano che si terrà l’8 marzo, in occasione della Festa delle Donne. Il movimento partirà da Piazza Vittorio all’Esquilino alle 17 e arriverà vicino a Piazza Venezia.

 

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“Il tema delle molestie sul lavoro è un tema che mi riguarda e non solo perché ne sono stata vittima più volte da quando ero giovanissima, ma perché finalmente da quando ho liberato la parola e parlato del mio mostro Harvey Weinstein al resto del mondo ho aiutato a generare quel movimento globale che è il #MeToo in cui le donne si sono liberate del peso che portavano e per la prima volta sono state credute”, afferma fermamente Asia in un video pubblicato su Facebook dalla pagina del movimento ‘Non una di meno’.

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L’attrice sostiene quindi la nascita di #WeToogether: “Perché le donne oggi credono alle altre donne e anche perché quasi tutte le donne nella loro vita hanno subito violenza e forse riusciremo finalmente tutte insieme a cambiare questo patriarcato che è così radicato nella cultura, quel patriarcato che da sempre cerca di opprimere la nostra libertà, le nostre scelte di vita”.

Martina Pennacchioli