L’ex marito di Monica Bellucci prossimo alle nozze
Alla vigilia di un nuovo matrimonio, Vincent Cassel racconta l’amore con Tina Kunakey. Un amore nato all’improvviso, senza porsi troppe domande sulla differenza di età, lui 51 anni, lei 21, perché, dice l’attore francese “non puoi scegliere di chi innamorarti. Non sapevo quanti anni avesse quando l’ho incontrata. Il giorno dopo, quando me l’ha detto, ero un po’ sorpreso ma ho pensato: beh, è andata così”.
“Pensavo: sono stato sposato, ho due bambine, ho fatto quello che dovevo fare; da adesso in avanti sarò single. È stato divertente ma dopo un po’ mi sono reso conto che la mia vita era vuota. Non mi aspettavo di incontrare qualcuno, invece è successo. E questa donna è molto più giovane di quello che mi sarei immaginato”.
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Intervistato da Enrica Brocardo a Biarritz, in esclusiva per Vanity Fair, Cassel spiega perché ha deciso di sposarsi: “È una promessa che ci si fa prima di creare una famiglia insieme”. Pronto quindi a diventare padre per la terza volta, dopo Deva e Léonie, le figlie avute da Monica Bellucci? Sembrerebbe di sì. “I bambini sono la cosa più meravigliosa che esista. È attraverso i bambini, le mie figlie e non solo, che ho imparato più cose”, racconta. E aggiunge: “Mi hanno aiutato a capire me stesso”.
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Cassel parla poi di Monica Bellucci, a cinque anni dal divorzio e dopo un amore durato 18 anni: “Non farei mai nulla di male nei confronti di Monica” – dice – “Le voglio molto bene e la rispetto. Se mai avesse bisogno di me, la raggiungerei dall’altra parte del mondo”. In un rapporto, è convinto l’attore, “la cosa peggiore è fare del male all’altro di proposito. Per vendetta, per esempio”.
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Ma se, come afferma ricordando quello che gli diceva il padre Jean-Pierre, “nessuno sa quello che succede dietro la porta chiusa di una camera”, su Tina Vincent apre la porta e dopo averla descritta “intelligente, indipendente, una con due palle così”, confessa anche quando ha capito di essersi innamorato: “Il giorno dopo averla conosciuta, quando ho scoperto quanti anni aveva e che suo padre era nel panico, perché non era tornata a casa in orario. Le ho detto: fammi incontrare tuo papà a pranzo. E subito dopo ho pensato: ma che mi è venuto in mente? L’ho appena incontrata. Non sapevo perché lo stessi facendo, anzi ero convinto che non fosse una buona idea, ma lo stavo facendo lo stesso”.
