Il thriller sugli omicidi di Tupac Shakur e The Notorious B.I.G.
Tratto dal romanzo LAbyrinth di Randall Sullivan, City of Lies – L’ora della verità è un thriller che racconta di Russell Poole, interpretato da Johnny Depp, un ex-detective che ha dedicato la sua vita ad un caso mai risolto, gli omicidi delle due star del rap Tupac Shakur e The Notorious B.I.G., avvenuti alla fine degli anni ’90. Vent’anni dopo riceve la visita di Jackson, un reporter dell’ABC che a sua volta legò a quel caso il suo unico momento di notorietà e oggi vede smantellate le teorie esposte nel documentario che gli valse un Emmy Award. I due si immergono insieme in una nuova indagine, decisi a smascherare il coinvolgimento della corrotta polizia di Los Angeles.
“Ci sono continue rivelazioni sulla corruzione delle forze dell’ordine e la sfiducia che ne deriva”, afferma il regista e sceneggiatore Brad Furman sull’essenza della storia del film. “Quando vedi un agente di polizia, dovresti sentirti protetto, non spaventato. Sapere che ci affidiamo e crediamo in queste istituzioni che alla fine non ci tutelano, è piuttosto scoraggiante e degno di approfondimenti nel nostro film”.
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Foto: Ufficio Stampa
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E aggiunge: “Sono cresciuto a Filadelfia, e la maggior parte dei bambini con cui sono cresciuto erano neri, sono stato esposto a molte cose, da un punto di vista culturale, che hanno reso la mia infanzia unica, credo. Ero anche un fan sia di Tupac che di Biggie, per questo ho sentito un’enorme responsabilità nel raccontare questa storia, che in un certo senso è un omaggio a queste due icone”. Sugli omicidi, Furman dice: “È triste da dirsi, ma potrebbero essere dovuti al colore della pelle di questi due uomini. Tuttavia, qui è in gioco qualcosa di più che l’essere bianco o nero. Spero che questa storia spinga le persone a cercare sempre più risposte, che induca tutti a lottare non solo per ottenere giustizia in questo particolare caso, ma anche in tanti altri”.
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Infine, spende belle parole per l’attore protagonista Johnny Depp: “Quando ho intrapreso questo viaggio, volevo farlo soltanto con Johnny Depp. Ho imparato così tanto da Johnny, che ha portato un’enorme quantità di umanità nel suo ritratto di Russ Poole. Johnny si avvicina alle cose in modo diverso. Non ho mai lavorato con nessuno nella mia vita che abbia il suo talento naturale e istintivo”. L’attore dichiara invece: “Quando ho letto per la prima volta la sceneggiatura e ho letto di Russell Poole, ciò che mi ha attratto di lui è stata la sua dedizione, non solo al caso in sé, ma alla verità. È un uomo con una relazione quasi ossessiva con la verità. Quando Poole entra nella polizia di Los Angeles, non riesce a comprendere l’idea che un collega potesse essere in qualche modo un nemico. Non poteva immaginarlo”.
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