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Paola Cortellesi, la bella maestrina nasconde un ‘brutto’ segreto

La Befana vien di notte dal 27 dicembre al cinema Paola (Paola Cortellesi) è una maestra di scuola elementare con un segreto da nascondere: bella e giovane di giorno, di notte si trasforma nell’eterna e leggendaria Befana! A ridosso dell’Epifania, viene rapita da un misterioso produttore di giocattoli. Il suo nome è Mr. Johnny (Stefano […]

di Ruggero Biamonti | 26 Dicembre 2018
Foto: Ufficio Stampa

La Befana vien di notte dal 27 dicembre al cinema

Paola (Paola Cortellesi) è una maestra di scuola elementare con un segreto da nascondere: bella e giovane di giorno, di notte si trasforma nell’eterna e leggendaria Befana! A ridosso dell’Epifania, viene rapita da un misterioso produttore di giocattoli. Il suo nome è Mr. Johnny (Stefano Fresi) e ha un conto da saldare con Paola che, il 6 Gennaio di vent’anni prima, gli ha inavvertitamente rovinato l’infanzia…

Sei compagni di classe assistono al rapimento e dopo aver scoperto la doppia identità della loro maestra decidono di affrontare, a bordo delle loro biciclette, una straordinaria avventura che li cambierà per sempre. Tra magia, sorprese e risate, riusciranno a salvare la Befana? Lo scoprirete guardando La Befana vien di notte (dal 27 dicembre al cinema).

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Il film è girato da Michele Soavi il cui percorso come regista trae principalmente origine dal cinema di genere italiano, con un amore particolare per il fantasy e l’horror (Terry Gilliam, Dario Argento, ecc.). “Per molti anni, il ‘genere’ è stato bandito e il cinema italiano si è isolato dal resto e ha censurato la sua creatività. Quando invece sono venuto in contatto con questa storia, ho sentito subito che questo progetto, sia per la mia formazione, che per i miei riferimenti cinematografici, sollecitava il mio immaginario”, afferma il regista.

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Questo film è stata l’occasione per tornare ad esplorare il fantastico in chiave di commedia attraverso il gotico e a suggestioni moderne.
L’intenzione era quella di coniugare il realismo con il fantastico, anche attraverso l’uso di effetti digitali e dal vero secondo la tradizione di un cinema artigianale che ben conosco.

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In tale direzione il regista ha rielaborato il mito della befana, interpretata con brillantezza da Paola Cortellesi: “Un personaggio anticonvenzionale, una super eroina al femminile che sposa elementi della tradizione in una veste più moderna. Che porta il peso di un grande mito sulle spalle, ed è al tempo stesso fiera di essere una donna nel mondo di oggi. Una donna che pur indossando ‘stracci’, si prende cura di sé stessa e della sua persona, apparendo talvolta anche seducente e affascinante”.