Quasi il massimo della pena per l’ex produttore cinematografico
Dopo mesi di dibattiti mediatici e nelle aule di tribunale, Harvey Weinstein è stato condannato da una giuria di NY City a 23 anni: 20 anni per violenza sessuale nei confronti della sua assistente Miriam Hailey e 3 anni per uno stupro di terzo grado a danno di Jessica Mann.
Weinstein è stato portato in tribunale su una sedia a rotelle, dove lo aspettava una condanna da un minimo di 5 ad un massimo di 29 anni. Presenti in aula sia Miriam Hailey che Jessica Mann le quali assieme ad altre donne hanno testimoniato sulle varie aggressioni sessuali da parte di Weinstein.
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“Non so come spiegare gli orrori di essere stati violentati da qualcuno che ha potere. L’impatto sulla psiche è profondo. Lo stupro non è solo un momento, è per sempre”, ha riferito la Mann. Molti i volti noti dello spettacolo che hanno accusato l’ex magnate del cinema. Cara Delevigne, Uma Thurman, Salma Hayek, Asia Argento sono solo alcune delle 80 donne che hanno accusato pubblicamente Weinstein.
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Inoltre, sono state rese note delle e-mail relative alle accuse rivolte al produttore Hollywoodiano, contenute in documenti della Corte Suprema di Manhattan. In una di queste mail datata 31 ottobre 2017, Weinstein avrebbe affermato “Jen Aniston dovrebbe morire” come ha riportato il DailyMail.
“Il procuratore generale James è stato risoluto nella ricerca della giustizia per le vittime”, ha detto il portavoce del procuratore in una dichiarazione rilasciata lunedì. “Dall’emergere di accuse nel 2017, il nostro ufficio ha cercato di rendere responsabile Harvey Weinstein per la sua condotta contro le donne. Restiamo fortemente concentrati nel fornire a queste donne coraggiose la giustizia che meritano”.
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Weinstein che da giovedì scorso era a Rikers Island, sarà presto trasferito al Department of Corrections and Community Supervision dello Stato di New York.