Francesca Fialdini: sfogo su Instagram in ricordo di Willy

La conduttrice ha voluto parlare della vicenda con un post

Francesca Fialdini si è voluta sfogare dicendo la sua, come molti altri vip, sulla vicenda di Willy e del suo brutale omicidio. Nel post pubblicato sulla pagina Instagram si vede la foto di Willy, sorridente, con una lunga didascalia che esprime il pensiero della presentatrice. Il post si conclude con un ps: “Questo post è per Willy. Sul vuoto cosmico di chi lo ha ucciso non voglio spendere nemmeno una parola. Mi limito a ribadire che i ventenni ereditano ciò che gli si lascia.”

“Si dice che Willy ‘si è trovato al momento sbagliato nel posto sbagliato’. Siete sicuri? – chiede Francesca – Perché per me Willy si è trovato nel posto giusto al momento giusto e ha fatto quello che sentiva necessario per difendere un amico e non lasciarlo solo.” Parole forti ma che raccontano la vicenda da occhi diversi, senza nominare i carnefici ma solo parlando della dolcezza e coraggio di un ragazzo di 21 anni.

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Francesca Fialdini Instagram e il suo post per Willy

Molte altre sono state le star che hanno voluto mandare un messaggio e un pensiero ai familiari, o comunque esprimere il proprio pensiero su una vicenda tanto triste. Chiara Ferragni, Fedez, ma anche Ermal Meta, la conduttrice Cateria Balivo e l’ex calciatore della Nazionale Claudio Marchisio; hanno affidato ai social le parole di vicinanza ai genitori distrutti dal dolore e il disappunto per il dilagare di frasi e gesti violenti sui social e nella vita vera.

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In particolare i Ferragnez hanno repostato sulle loro storie il post pubblicato dalla pagina di riflessione sulla cronaca nazionale @spaghettipolitics. Inoltre, Chiara Ferragni, ha rilasciato parole molto chiare: “Il problema lo risolvi cambiando e cancellando la cultura fascista resistente in questo paese”.

 

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Willy è nato a Roma e spera di diventare cuoco. Ha 21 anni, carattere solare e retto. Willy non beve, non fa uso di sostanze ed è disponibile a guidare quando la sera tira tardi con gli amici. Willy si sa divertire e sogna di indossare la maglia della Roma. Una sera esce e vedendo un amico in difficoltà decide di intervenire provando a sedare una rissa ma purtroppo è lui che finisce tra calci, pugni e violenza inaudita. Si dice che Willy “si è trovato al momento sbagliato nel posto sbagliato”. Siete sicuri? Perché per me Willy si è trovato nel posto giusto al momento giusto e ha fatto quello che sentiva necessario per difendere un amico e non lasciarlo solo. Il punto è la violenza usata a sbafo, esibita come forma di potere da personaggi del quartierino a cui altri ragazzi guardano pensando così di contare qualcosa. Far passare Willy come quello che non avrebbe dovuto intromettersi non aiuta a riconoscere il valore di questo ragazzo – cosa è bene e cosa è male – e chi è veramente in torto in questa terribile storia. Perché i giovani sono l’anello più debole della nostra società: in Italia la disoccupazione giovanile ha superato il 30% e siamo primi in Europa per Neet – giovani che non lavorano e non studiano (oltre 2 milioni). Chi come Willy fa la propria parte per sé e per gli altri non è mai al posto sbagliato e mi dispiace moltissimo che l’Italia abbia perso un cittadino così; ma per i nostri giovani il momento di scegliere da che parte stare è ora. E noi adulti siamo tutti responsabili quando scegliamo di voltarci dall’altra parte di fronte alla loro emergenza. Ps: questo post è per Willy. Sul vuoto cosmico di chi lo ha ucciso non voglio spendere nemmeno una parola. Mi limito a ribadire che i ventenni ereditano ciò che gli si lascia.

Un post condiviso da Francesca Fialdini (@francifialdini) in data: 7 Set 2020 alle ore 6:38 PDT