“Il mio errore probabilmente è stato dare fiducia ai professionisti che si occupavano di questi aspetti”
Simona Ventura, a processo per evasione fiscale a Milano, ha reso dichiarazioni spontanee davanti al giudice Sandro Saba per difendersi dall’accusa di dichiarazione infedele dei redditi. La procura le contesta un’evasione al Fisco da 500mila euro per gli anni tra il 2012 e il 2015.
La showgirl imputa a se stessa di essere stata troppo ingenua, essendosi fidata dei professionisti a cui aveva delegato gli aspetti tributari legati alla sua professione. E ribadisce di aver voluto sempre pagare le tasse: “Di queste cose non ho mai capito un tubo, il mio errore probabilmente è stato dare fiducia ai professionisti che si occupavano di questi aspetti”, ha spiegato Simona.
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Simona Ventura evasione fiscale a processo: “Sono estranea ai fatti”
“Mi trovo ad essere accusata di aver evaso il Fisco, lo trovo profondamente ingiusto, una cosa che anche per me è una vergogna, non ho nessuna colpa”. É quanto ha detto, nel corso delle dichiarazioni spontanee, Simona Ventura, la quale si è difesa dalle accuse di evasione fiscale che la vedono sul banco degli imputati a Milano. Il processo è stato rinviato al 3 marzo 2021.
Le accuse contro di lei erano state formulate dalla pm Silvia Bonardi e constavano di “dichiarazione infedele dei redditi”, per non aver pagato le imposte per quattro annualità. Secondo l’inchiesta della Gdf, tra il 2012 e il 2015, la conduttrice avrebbe fatto confluire parte dei ricavi e addebitato parte dei costi ad una società, la Ventidue srl. Avrebbe dovuto, invece, computare sia le entrate che le uscite, nella sua dichiarazione dei redditi come persona fisica.
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Gli avvocati del popolare volto TV, Jacopo Pensa e Federico Papa, mirano a dimostrare che non si è trattato di evasione, dovendo escludersi il dolo. Al massimo si tratterebbe di elusione (non punibile penalmente), perchè avrebbe usato uno schema fiscale che le era stato proposto dai suoi consulenti.
Foto: Gianluca Sarago’ – La Presse