L’ex magnate del cinema, condannato a 23 anni di carcere, sostiene di non aver ricevuto un giusto processo
Harvey Weinstein ha presentato un appello lunedì, 5 aprile, cercando di ribaltare la sua condannao. Weinstein era stato riconosciuto colpevole, dalla Corte Suprema di New York a Manhattan nel febbraio 2020, di violenza sessuale criminale di primo grado e stupro. Riconosciuto colpevole di stupro è stato condannato a 23 anni di carcere.
L’avvocato di Weinstein, Arthur Aidala, ha sostenuto che il suo cliente non ha ricevuto un giusto processo. Il giudice del processo ha ignorato i principi ben accettati della legge di New York, ha sostenuto Aidala, violando i diritti costituzionali di Weinstein. Sei donne hanno testimoniato al processo sostenendo la veridicità delle aggressioni sessuali, ma il caso si basava solo su due incidenti in particolare. Gli episodi di Mimi Haley e Jessica Mann. Mimi Haley ha testimoniato contro Weinstein, dichiarando che lui ha forzato il sesso orale su di lei, contro la sua volontà nel suo appartamento di Manhattan nel 2006. Jessica Mann ha raccontato un triste episodio successo in una stanza d’albergo di Manhattan nel 2013.
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Harvey Weinstein / Foto: Pr Photos
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Gli avvocati di Weinstein hanno però sostenuto che la sua condanna era eccessivamente dura e ne chiedono la revoca. “La giuria ha parlato e credo che questa condanna non debba essere revocata e che il tribunale non debba agire come tredicesimo giurato per ribaltare la condanna”, ha detto Gloria Allred, che ha rappresentato Haley nel caso. “Mimi è stata molto coraggiosa nel testimoniare pubblicamente come testimone in questo procedimento penale. Spero che la sentenza contro il signor Weinstein rimanga in vigore e che la sua richiesta di nuovo processo non venga ordinata”.
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Weinstein, imprigionato presso il Wende Correctional Facility nello stato di New York, ha continuato a dichiarare la sua innocenza. “Questo appello fa un ottimo lavoro nel far luce sulla mia innocenza e spero che i gravi difetti della mia accusa emergano”. Weinstein deve anche affrontare accuse a Los Angeles sulla base del racconto di due donne non identificate che lo hanno accusato di averle aggredite a un solo giorno di distanza nel febbraio 2013.
Foto: Albin Lohr-Jones