Domani alle 15.30, su canale 5, Giorgia Meloni si racconta per la prima volta a Silvia Toffanin, in un’intervista ritratto sulla sua vita. Per una volta niente politica. La Presidente di Fratelli d’Italia ripercorre la sua infanzia caratterizzata dall’amore per la madre e la sorella, ma allo stesso tempo dal burrascoso rapporto con il padre assente: “È andato via di casa quando avevo un anno. Lui viveva alle Canarie e noi andavamo da lui una, due settimane all’anno e basta […] quando è morto non sono riuscita davvero a provare un’emozione, è come se fosse stato uno sconosciuto“, ha confessato la Meloni.
Poi ha parla del legame profondo con la mamma: “Mia mamma ha incontrato molte difficoltà nella vita, ha cresciuto due figlie da sola. A lei devo tutto. Il suo giudizio è uno dei pochi che temo di più. Mia sorella, invece, è stata la mia guida. Ancora oggi è l’unica persona con la quale ho fisicamente bisogno di parlare al telefono per chiacchierare, per sfogarmi, non c’è nulla di me che lei non conosca”, racconta la Meloni ai microfoni di Verissimo.
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Giorgia Meloni, in uscita con un libro dal titolo Io sono Giorgia, rivela al talk show di aver subito episodi di bullismo durante l’adolescenza perché un po’ in sovrappeso: “Mi chiamavano cicciona. I nemici hanno sempre un’utilità perché ti fanno crescere e mettere in discussione”. Anche acquisire credibilità in politica, da giovane donna, non è stato facile:”Non mi sono mai sentita discriminata per il fatto di essere una donna, ma magari a qualcuno non piaceva l’idea di avermi come condottiera. Ho reagito con la determinazione e il buon esempio”, continua la leader.
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La Meloni è sempre al centro di numerose critiche che non hanno risparmiato neanche il suo lato più intimo di mamma: “Le critiche sono la cosa più naturale per chi fa il mio lavoro. Gli insulti non li leggo e non mi fanno quasi più male. Però, ho sofferto quando annunciai di aspettare mia figlia Ginevra al Family Day. Ci sono stati molti hater che mi hanno augurato di abortire. Questa cosa l’ho patita.”. E a chi le dà dell’omofoba dice: “È falso e verificabile perché io faccio politica da trent’anni e in tutto il mio percorso non si trovano parole omofobe. Certe etichette si affibbiano alle persone per non doversi mettere a confronto”. Giorgia parla anche del compagno Andrea con il quale non è ancora convolata a nozze, ma di cui è innamorata pazza: “lui non soffre per il ruolo politico che ricopro. L’amore ha senso se riesci a fare squadra”.
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