Dal successo nella serie tv Netflix “Baby” e il film “Non mi uccidere”, Alice Pagani sbarca in libreria con il suo primo libro, Ophelia. Un romanzo di formazione dedicato a chi ha voglia di rinascere, alle donne della nuova generazione e ai ragazzi che non si spaventano di fronte a nulla. Una moderna favola nera, aspra e incantevole, che celebra l’immaginario di un’intera generazione, un racconto di formazione sorprendente, difficile da dimenticare.
Alice Pagani, classe 1998, amatissima attrice della nuova generazione italiana, ha fatto il suo esordio in libreria con Ophelia a pochi giorni dall’uscita in digitale del film in cui la ragazza interpreta i panni della protagonista in “Non mi uccidere”, al fianco di Rocco Fasano.
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Foto: Instagram @opheliamillaiss
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“Vorrei dedicare questo libro alla primavera, la stagione della rinascita. In questo mese il respiro di Ophelia, il suo mondo parallelo e le sue cicatrici fioriranno come margherite”, ha dichiarato Alice Pagani sui suoi profili social. “Ringrazio tutte le persone che hanno creduto in questo progetto e hanno reso possibile realizzarlo”. Grande apprezzamento per il suo primo passo da scrittrice, anche dai fan internazionali. “Amerei poterlo leggere un giorno, sono proprio alla ricerca di un libro iconico come questo” ha commentato una follower inglese.
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La favola nera di Alice Pagani: in libreria con “Ophelia”
“Il mondo in cui Ophelia ha trovato rifugio è molto più grande della penombra della stanza in cui trascorre le giornate, provando a indovinare la realtà oltre ‘l’intermittenza delle tapparelle’. Il mondo di Ophelia è molto più grande dei campi attraversati di corsa per arrivare fino alle vecchie case sospese sopra il dirupo, dalle cui finestre si affaccia la gente sopravvissuta ai terremoti; oppure fino alla fermata dell’autobus che scivolando lento sulla «strada del sale» oltrepassa il confine della campagna mal coltivata. Il mondo di Ophelia è più grande del mare. Così, ascoltando il suono delle onde che «intonano il battito cardiaco del pianeta», un giorno Ophelia decide di andarsene. Di provare a inseguire quel bagliore che le è sembrato d’intravedere in fondo al pozzo d’ombra in cui vive la sua vita. Una corsa più lunga delle altre, al termine della quale Ophelia si ritroverà, non senza aver dovuto seppellire molte lacrime, a racchiudere tra le mani la luce accecante dei suoi sogni”.
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