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“I Maneskin conquisteranno il mondo?” si chiede il NYT. Noi diciamo di sì

Il prestigioso quotidiano statunitense ha dedicato un articolo alla rock band, segnando un punto importante per la loro carriera internazionale

di Beatrice Anfossi | 17 Giugno 2021
Foto: Gabriele Giussani

I Maneskin zitti e buoni si sono presi tutto, o quasi: prima il Festival di Sanremo, che di certo non si può definire l’ambiente naturale delle rock band; poi l’Eurovision Song Contest, e con esso la fama internazionale. Al punto che anche il New York Times si è accorto di loro, la prima band italiana a collocarsi nella Top 10 globale di Spotify. E se la loro carriera era iniziata con un immeritato secondo posto (a X Factor ndr), ora i Maneskin sono decisi a diventare “una storia di successo”.

“Quando il gruppo rock ha vinto l’Eurovision Song Contest di quest’anno”, scrive il New York Times, “era poco conosciuto fuori dall’Italia”. Oggi invece, i Maneskin si trovano sulla homepage di uno delle testate più autorevoli al mondo e la loro canzone (Zitti e buoni) “è stata trasmessa in streaming su Spotify più di 100 milioni di volte. Con quasi 18 milioni di ascoltatori nell’ultimo mese, i Maneskin hanno ottenuto risultati migliori sul servizio di streaming, nello stesso periodo, dei Foo Fighters o dei Kings of Leon”.

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Foto: Gabriele Giussani

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Un riconoscimento di pubblico e di critica, che qualcosa dovrà pur significare: i quattro giovani  – “le cui età combinate”, scrive il NYT, “ammontano a soli 83 anni” – partiti dalle strade di Roma, si sono ritrovati catapultati sulla scena mondiale senza battere ciglio. Hanno anzi tenuto testa a polemiche infondate e sterili che avrebbero potuto minare la loro reputazione, sfruttandole al contrario per dimostrare l’assoluta buona fede, la dedizione e l’impegno. Gli unici veri ingredienti del loro successo.

Maneskin New York Times: la conferma del loro successo globale

“Per noi”, ha detto Victoria De Angelis in una recente intervista, “la musica è passione, divertimento, qualcosa che ci permette di sfogarci”. Ed è esattamente questo che traspare quando loro si esibiscono, trasmettendo un entusiasmo che non conosce barriere linguistiche e culturali: “La band è un concentrato di carisma sul palco ed energia giovanile”, si legge ancora sul New York Times.

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Una libertà che traspare anche nella loro estetica, studiata senza mai essere retorica: trucco, tacchi alti e aspetto androgino accomunano tutti e quattro i componenti della band in maniera naturale, quasi spontanea. Nulla è lasciato al caso eppure nulla sembra essere costruito. Gli abiti sono provocatori senza sfociare nella trasgressione a tutti i costi. Semplicemente, esprimono se stessi. E potrebbe essere proprio questa la loro carta vincente.

Possono conquistare il mondo?“, si è chiesto il New York Times. Secondo noi sì, e lo stanno facendo nel modo giusto.

Foto: Francis Delacroix