I 73 anni di Camilla Parker Bowles tanto densi quanto discussi, sono arrivati. La duchessa di Cornovaglia ha spento le candeline il 17 Luglio, sotto gli occhi dei più vicini, dei più amati o quasi. Sicuramente, però, non degli inglesi che per una vita hanno preferito Diana a lei, e ancora oggi sono fortemente vincolati a Lady D, seppur siano passati 24 anni dal giorno di quel tragico incidente. Una duchessa, una regina di cuori, un’amante senza scrupoli: Camilla ha dimostrato negli anni di non fare passi indietro per sottomettere la sua indole a quella della monarchia, ma anzi, passo dopo passo, ha conquistato prima Carlo e poi il palazzo, dove oggi le viene dato rispetto. Gli occhi determinati sono lo specchio il cui riflesso esibisce la determinazione con cui Camilla ha vissuto questi 73 anni.
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Camilla forse aveva la percezione che il destino sarebbe stato favorevole, che avrebbe dovuto attendere al suo posto per arrivare al suo obiettivo: senza mai mollare la presa verso Carlo, Camilla Parker-Bowles ricoprì il ruolo dell’amante del principe per tanto tempo, prima nascosta poi agli occhi di tutti, quando durante la famosa intervista Diana affermò “In questo matrimonio siamo in tre”. Diana sapeva, la regina sapeva: a Buckingham Palace non era una novità che Carlo fosse fedifrago nei confronti del matrimonio con la madre dei suoi figli e ognuno aveva le sue buone ragioni per credere che l’interessata fosse proprio la bionda aristocratica, già sposata con Andrew Parker Bowles.
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Camilla ha atteso un tempo che pareva infinito, dato che la relazione con Carlo era tanto che bolliva in pentola, ma la malvagità del destino le ha dato tutto ad un tratto il pass per superare la concorrenza, la carta vincente per arrivare nel luogo ambito senza per forza passare dalla parte del torto. È stata la scomparsa di Diana che ha servito su un piatto d’argento l’occasione a Camilla, la quale, cogliendo la palla al balzo non ha battuto ciglio di fronte al destino nefasto, salendo sul carro dei vincitori.
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Il Carlo vedovo, padre di due figli orfani, bacchettato da una madre autoritaria e indifferente al dolore di una Nazione, è stata la carta migliore che Camilla potesse immaginare, e così in un batter d’occhio ha preso la parte di madre e moglie, accettata da tutti tranne che dal Paese inglese e dalla Regina. Ma nulla è stato impossibile a quel punto perché non accettata non ha significato di non legalizzata: Camilla è riuscita a convolare a nozze con Carlo, un evento insperato e atteso che ha avuto luogo nel 2005, grazie alla benedizione di Elisabetta, il parlamento e la chiesa inglese i quali hanno accettato il secondo matrimonio del principe erede al trono. Da sempre additata come strega cattiva, Camilla ha saputo ripulirsi l’immagine pian piano, facendosi scivolare addosso i commenti negativi, focalizzata sul suo unico obiettivo, Carlo, l’unica ambizione per cui la donna ha scardinato la monarchia e il buonsenso inglese.
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