Qualche settimana fa Al Bano Carrisi si è esibito al matrimonio di una coppia di conoscenti nella cattedrale di Andria scatenando l’ira del vescovo. Monsignor Mansi in una nota ha fatto sapere: “A nessuno è concesso di usare la liturgia come palcoscenico per organizzare esibizioni di artisti di qualunque natura. Sarebbe una grave offesa alla celebrazione e al luogo sacro”.
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Il cantante di Cellino San Marco è stato invitato da uno dei più cari amici della coppia. La sua esibizione è stata una vera e propria sorpresa per tutti e, come è facile immaginare, foto e video sono circolati su Internet. Tutto questo non è piaciuto per niente a Monsignor Mansi, che ha aggiunto: “Inoltre si fa presente che i sacerdoti hanno il compito di verificare il rispetto di tali norme, visto che gli organizzatori potrebbero anche non conoscerle, perché non si ripetano più episodi di questo genere”.
Foto: Ufficio Stampa
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La diocesi ha sottolineato che “aver tollerato, per buon senso, alcuni comportamenti che poi si son rivelati irrispettosi per il luogo sacro, per la santa liturgia e per la Comunità cristiana non vuol dire aver fatto dei favoritismi, ma semplicemente aver evitato situazioni grottesche. Da oggi in poi si richiede a tutti: sposi, parenti, organizzatori un comportamento consono alla cerimonia che resta un Sacramento e non uno spettacolo. I sacerdoti sono esortati ad adoperarsi per far comprendere la specificità del momento liturgico. Se proprio si vuole gli artisti possono essere fatti esibire durante la festa nella sala ricevimenti”.
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Al Bano risponde al vescovo: “Mi ha davvero addolorato”
Al Bano non si è trovato d’accordo con le parole di Monsignor Mansi e ha voluto replicare, dicendosi profondamente colpito nell’orgoglio per la reazione molto dura del vescovo: “Sono indignato. Indignato e profondamente amareggiato per la ramanzina che mi ha appena fatto Monsignor Luigi Mansi, vescovo di Andria. L’accusa di aver usato l’altare per esibirmi mi ha davvero addolorato”, sono state le parole del cantante che ha anche affermato di essersi esibito già altre volte durante un matrimonio in chiesa e che non era mai stato criticato per questo.
