“Gentilissimo Simone Francesco Velluti Zati di San Clemente, Lei ha ragione”, è cominciata così la lettera di scuse del cantante inglese dopo le polemiche sull’acquisto della sua villa in Toscana. Le rivelazioni di Sting e consorte erano sorte proprio nei giorni di ferragosto, quando in seguito ad un’intervista si era scatenata la querelle tra il cantante e, per l’appunto, la famiglia del duca di San Clemente nonché ex proprietario della villa Il Palagio, acquistata da Sting. “Le devo quindi le mie più profonde scuse. L’aneddoto, come riferito, era irrispettoso alla memoria del Suo illustre padre e, per questo, porgo le mie più sincere e inequivocabili scuse”.
“Suo padre era un uomo onesto, che non mi ha mai ingannato. L’intenzione dell’aneddoto era fornire un commento ironico sulle mie ingenue ipotesi, sulla mia inesperienza e sul fatto imbarazzante che 25 anni fa non riuscivo a distinguere un Barolo da una saponetta”, ha continuato l’ex membro dei Police, il quale ha fatto riferimento all’aneddoto raccontato sull’inserto 7 del Corriere della Sera il 13 agosto, scatenando subito il web. Sting infatti, ha ricordato dell’incontro avvenuto al momento dell’acquisto della tenuta tre le colline di Figline Valdarno, in Toscana, con l’ex proprietario della dimora, il duca Simone Vincenzo Velluti Zati di San Clemente. In particolar modo saliente fu il momento in cui questi gli offrì un bicchiere di vino che lo convinse ad acquistare anche i vigneti circostanti. “In seguito capii che ci aveva servito un Barolo e non un vino locale“, ha riportato Sting.
Sting: la famiglia del Duca toscano risponde alle accuse di imbroglio |LEGGI
Foto: Instagram
Paul Stanley positivo al Covid, i Kiss costretti ad annullare il concerto |LEGGI
“Dovrei essere ormai consapevole che l’ironia viene più difficilmente percepita nei testi scritti, tuttavia riconosco e accetto che ciò ha causato grande stress a Lei e alla Sua famiglia e per questo sono sinceramente dispiaciuto”, ha scritto Sting, profondamente dispiaciuto di aver generato un polverone mediatico nei confronti della famiglia del duca, derisa sul web per la scelta poco accogliente nei confronti del cantante. La colpa sarebbe però in realtà dei giornali e di come la notizia è stata riportata, o almeno questo è quanto è trapelato dalle parole che con cui Sting e la moglie Trudy si sono scusati.
Regé-Jean Page, da Bridgerton a James Bond: è lui l’erede di Daniel Craig? |LEGGI
Sting Toscana: il cantante chiede scusa alla famiglia del duca di San Clemente
“Il rifacimento è stata una violenta decontestualizzazione, rispetto a quella campagna di cui Sting dice di sentirsi parte,” aveva tuonato nei giorni scorsi il figlio dell’ex proprietario de Il Palagio, scomparso già da anni. Il figlio aveva anche accusato Sting di aver manipolato un gesto additandolo come un “trucco da osteria”: “Niente di più alieno dal carattere, dalle abitudini, dai comportamenti, dallo spirito di mio padre. Sting ha avuto tanto tempo per ribattere personalmente, ma lo ha fatto a ‘babbo morto’”. Dopo le pesanti risposte, Sting ha voluto quindi far recapitare il suo messaggio di scuse, concludendolo così: “Può essere certo che non accadrà di nuovo. Cordialmente”.
Visualizza questo post su Instagram