Venerdì 12 novembre il giudice della Corte Suprema della Contea di Los Angeles, Brenda Penny, ha ufficialmente posto fine alla tutela di Britney Spears, durata quasi 14 anni. Suo padre, Jamie Spears, è stato tutore legale sia del suo patrimonio che della sua persona fino al 2019. Due anni fa poi si è dimesso dal lato personale, sostituito temporaneamente dalla figura di Jodi Montgomery. A settembre poi, Jamie era stato sospeso anche come tutore del patrimonio della figlia, poiché accusato di abusi di potere. Fino ad oggi, al suo posto era subentrato l’uomo d’affari John Zabel per gestire le finanze di Britney.
Dopo l’udienza, come riportato da E! Online l’avvocato di Britney, Mathew Rosengart, ha parlato fuori dal tribunale per spiegare come verranno affrontate le condizioni a partire dal mese prossimo: “Abbiamo creato una rete di sicurezza finanziaria per Britney, in termini di un nuovo trust. Tutto dei beni che sono al di fuori del trust esistente saranno trasferiti dall’attuale conservatore del patrimonio… in quel trust”. E poi ha aggiunto: “Sono così orgoglioso di lei. La ringrazio. La ringrazio per il suo coraggio, la sua voce e il suo potere… Crediamo che sia stato il risultato giusto”.
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Lo stesso padre di Britney, dopo messi di lotte e scontri, si era alla fine espresso a favore della fine della tutela in un rapporto presentato dal suo team legale il 2 novembre. Qui si legge, riporta sempre E! Online: “Jamie ama e sostiene incondizionatamente sua figlia. Punto. Come ha fatto per tutta la sua vita, Jamie farà tutto il possibile per proteggerla e prendersi cura di lei. Negli ultimi 13 anni, questo ha incluso il servizio come suo tutore. Ora, significa porre fine alla tutela legale”.
Britney Spears libera: che cosa succederà ora?
La battaglia per riprendersi la sua libertà era iniziata la scorsa primavera, quando Britney Spears – per la prima volta – era intervenuta in tribunale per denunciare la totale mancanza di controllo sulla sua vita. Non poteva gestire i propri soldi, non poteva decidere di sposarsi o avere figli, anche tutte le sue comunicazioni venivano rigidamente monitorate. Il suo sfogo aveva aperto un vaso di Pandora inquietante, scatenando un’ondata di solidarietà concretizzatasi poi nel movimento #freeBritney, al quale va sicuramente riconosciuto un ruolo in questo determinante cambiamento. Ora infatti la cantante di Toxic potrà tornare a prendere davvero tutte le decisioni che riguardano la sua vita, il suo lavoro e i suoi figli, avuti dall’ex marito Kevin Federline. Next step? Il matrimonio con il fidanzato Sam… e tanta felicità.