Il film, in assoluto, più acclamato dell’anno finalmente ha un volto. Netflix ha rilasciato il trailer di È stata la mano di Dio, l’ultimo capolavoro cinematografico di Paolo Sorrentino. Un regista che ormai non ha bisogno di presentazione alcuna, né in patria né nel mondo: perché il nome di Sorrentino, dopo quella magica notte del 2014 quando La Grande Bellezza fu consacrata nell’Olimpo degli Oscar aggiudicandosi il titolo di Miglior Film straniero, è ben conosciuto anche oltre oceano.
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E ben otto anni dopo il regista tenterà nuovamente l’impresa perché questa ultima e attesissima pellicola, che uscirà nelle sale il 24 novembre e su Netflix il 15 dicembre, è stato scelta per rappresentare l’Italia alla 94a cerimonia degli Academy Awards. Ma non è il caso di cantare vittoria troppo presto perché il Paese deve continuare a sperare che il film di Sorrentino entri a far parte della lista i candidati nella categoria Miglior film internazionale. Intanto però sulla scia dell’entusiasmo generato dopo la presentazione del film alla Mostra del Cinema di Venezia, il pubblico può finalmente avere un assaggio della trama grazie al trailer che ci accompagna nel mondo visionario e d’impatto che Sorrentino ha confezionato per questa sua nuova opera.
È stata la mano di Dio Paolo Sorrentino
Foto: Netflix – Gianni Fiorito
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Il film racconta la vicenda del diciassettenne Fabietto Schisa (interpretato da Filippo Scotti, vincitore del premio Marcello Mastroianni per questo ruolo), sullo sfondo di una Napoli caotica e contraddittoria di fine anni Ottanta. Goffo e indeciso su come trovare il suo posto nel mondo, cerca rifugio e calore nella famiglia vivace e colorata; un equilibrio che è destino a finire a causa di un’improvvisa tragedia che gli porta via la madre. La serenità di Fabietto sembra inevitabilmente perduta, finché in città non arriva un idolo destinato a riempire i cuori di orgoglio, sogni e fantasia: nel 1984 Maradona arriva infatti a giocare al Napoli. Proprio in quell’estate cruciale il giovane protagonista trova la forza di lottare con la natura del destino, la confusione della perdita e l’inebriante sensazione di essere vivi…e liberi.
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È stata la mano di Dio trailer: “Il film più intimo di Sorrentino e per questo il più bello”
La cinematografia di Sorrentino ci ha sempre raccontato personaggi scissi e alla ricerca di qualcosa di più grande con un’umanità disarmante anche dinanzi allo sfarzo e all’eccentricità più estrema. Non è un segreto – come ha spesso dichiarato il regista stesso – che molti dei suoi protagonisti nascondessero, in realtà, molto di sé e della sua anima. Se fino ad ora questo lato rimaneva sempre celato (e se mai svelato solo in seguito), con È stata la mano di Dio, Sorrentino mette in campo un film compiutamente personale e decisamente autobiografico. Nel sottotesto del racconto, infatti, c’è una riflessione non solo sull’amore e sulla perdita, ma anche sulla potenza vitale del desiderio (incarnato dalla zia di Fabietto interpretata da Luisa Ranieri), sui confini tra tragedia e commedia, assurdità e bellezza, e soprattutto sulla meraviglia di raccontare la vita, anche se “scadente”.
Toni Servillo and Filippo Scotti È stata la mano di Dio Paolo Sorrentino
Foto: Netflix – Gianni Fiorito