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Fedez non risparmia nessuno: in “Un giorno in pretura” gli imputati sono Renzi, Salvini e Meloni

Oggi 26 novembre è uscito “Disumano”, ultimo album del rapper. Tra le 20 tracce si fa notare “Un giorno in pretura”, pezzo in cui attacca apertamente i principali leader della politica italiana

di Franca Cutilli | 26 Novembre 2021
Foto: Ufficio Stampa

A due anni di distanza dall’ultimo album, Fedez ha pubblicato oggi 26 novembre “Disumano”: venti tracce che spaziano sia dal punto di vista delle sonorità che dei temi. Se Vittoria e Meglio del cinema sono dedicate alla figlia e alla moglie Chiara Ferragni, non mancano i riferimenti al sociale e alla politica, con la quale Federico Lucia polemizza quotidianamente sui propri canali social, Instagram in particolar modo. Il pezzo in cui emerge chiaramente il suo animo più battagliero è “Un giorno in pretura”, titolo che omaggia l’iconica trasmissione condotta da Franca Leosini, nonostante i protagonisti siano ben altri.

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Il testo del brano in questione attacca senza mezzi termini alcuni dei principali esponenti politici italiani, con riferimenti piuttosto espliciti ad alcuni loro comportamenti più che discutibili. Dopo una divertente provocazione in apertura che recita “Tutti i personaggi e gli eventi di questa canzone sono del tutto immaginari”, pronunciata dalla voce dell’irriverente giornalista Giuseppe Cruciani, Fedez passa a snocciolare uno per uno i suoi bersagli facendo nomi e cognomi: Matteo Renzi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, ma non sono gli unici.

Fedez

Fedez Foto: Instagram @fedez

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Così il rapper milanese apre la prima strofa con “Come Renzi quando si è preso ottantamila petroldollari sauditi (Ahi!) / 80k che se togli il volo privato, i salatini e le spеse / (Ma non è vero che pеr fare i soldi dovevo sapere l’inglese)”, con riferimento al viaggio del leader di Italia Viva che ha fatto molto discutere nelle scorse settimane. Poi è il turno di Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia: “La Meloni che grida: ‘Allo scandalo, boicottate la mafia di Amazon, e comprate il mio libro Io sono Giorgia’, ‘Oddio ma è primo su Amazon!’.

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Fedez politica: dopo la campagna elettorale non le manda a dire agli “avversari”

Dopo aver citato la partecipazione di Andrea Bocelli ad un corteo no-vax, Mussolini e Berlusconi, è il momento dell’affondo finale. L’ultimo imputato è la Lega, partito di Matteo Salvini, che già in passato era stato protagonista di accesi botta e risposta con Fedez. I versi in questione sono i seguenti: “Ieri volevo informarmi su tutte le nuove proposte fatte dalla Lega / Se ti da un pugno sei legittimato a sparare nel petto della tua collega / E pensare che l’eutanasia in Italia sembrava una cosa utopistica / Ma quando per morire ti basta dare un pugno in faccia ad un assessore leghista”. Insomma le posizioni dell’autore del tormentone estivo “Mille” sono sempre più chiare. A questo punto non resta che aspettare le repliche dei diretti interessati e siamo sicuri che non si faranno attendere.

Foto: Ufficio Stampa

F.C.