Le canzoni vivono per sempre, anche quelle che si vorrebbe non fossero più necessarie. È quello che è successo al brano Russians del cantautore inglese Sting. La canzone, originariamente scritta in riferimento alla minaccia dell’Unione Sovietica e inserita nel suo primo album da solista The Dream of the Blue Turtles (giugno 1985), è tornata ad apparire sul profilo Instagram della rockstar. Il motivo è ovviamente l’attuale situazione in Ucraina e la volontà di Sting di paragonare l’aggressore russo a un nefasto predecessore.
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Russians è considerato da sempre un brano contro la guerra. Il testo parla della costante minaccia dell’impero sovietico nei confronti del mondo occidentale, riportando un senso di empatia e di speranza nel ritornello del brano: “Credimi quando ti dico / Spero che anche i russi amino i loro figli“. Nel video pubblicato sul social network, Russians è eseguita alla chitarra, con l’accompagnamento di Ramiro Belgardt al violoncello. Prima della performance, Sting ha speso alcune parole sull’attuale situazione e sulla canzone: scopriamo cos’ha detto.
Foto: Ufficio Stampa
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“Durante i molti anni passati da quando è stata scritta, ho solo di rado cantato questa canzone, perché non ho mai pensato che sarebbe stata nuovamente rilevante” ha esordito Sting prima di suonare Russians. “Ma alla luce della sanguinosa e tragicamente incauta decisione di un solo uomo, di invadere un pacifico e innocuo Stato vicino – ha continuato il cantautore Gordon Sumner – Questa canzone è, ancora una volta, un appello alla nostra comune umanità. Per i coraggiosi ucraini che combattono questa brutale tirannia e anche ai molti russi che stanno protestando contro questo oltraggio, nonostante la minaccia di arresto e prigionia. Noi, tutti noi, amiamo i nostri figli. Fermate la guerra“.
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Sting Russian testo: “Quello che può salvare me e te”
Sting ha aggiunto al post pubblicato su Instagram un contatto diretto a un magazzino polacco connesso con le forze armate ucraine, per far arrivare beni di prima necessità alla popolazione più bisognosa. Il testo di Russians è davvero toccante, alla luce dei fatti, soprattutto pensando che la storia, a 36 anni dalla pubblicazione del brano, sta paurosamente somigliando sempre più a se stessa. Nel testo, Sting fa appello all’empatia e all’umanità, il buon senso comune a tutti gli uomini e che dovrebbe, almeno in teoria, avvicinarli senza condizioni. Queste le sue parole: “Non c’è nessun monopolio sul senso comune / Da nessuna parte della barriera politica / Condividiamo la stessa biologia, a prescindere dall’ideologia / Credimi quando ti dico / Spero che anche i russi amino i loro figli“.
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