“Jane Doe 1“, questo è il nome in codice con cui verrà identificata un’attrice e modella italiana nel nuovo processo che si è aperto il 10 ottobre contro Harvey Weinstein. Lei è solo una delle cinque “Jane Doe” che, preferendo rimanere anonime, hanno accusato l’ex produttore cinematografico di molestie e stupri. Sono undici i capi di accusa al quale dovrà rispondere l’ex produttore nel processo a Los Angeles, città in cui fino a cinque anni fa l’ex boss della società Miramax controllava il suo impero.
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Harvey Weinstein nuovo processo: tutte le accuse e il primo processo
Le accuse di abusi e molestie sessuali contro Weinstein sono esplose nell’ottobre 2017 e la sua condanna a New York nel 2020 ha rappresentato di fatto un punto di riferimento del movimento MeToo. L’ex produttore oggi ha 70 anni, è in salute precaria e rischia fino a 140 anni di carcere oltre ai 23 per cui è stato condannato nel 2020. Di fatto, è una condanna alla morte dietro le sbarre. A giugno, inoltre, il fondatore della Miramax ha perso la richiesta di annullamento della condanna per crimini sessuali.
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Il processo al Clara Shortridge Criminal Justice Center avrà una durata prevista di un paio di mesi con due settimane riservate alla selezione della giuria. La procura ha già iniziato ad ascoltare i primi testimoni. Tra questi Pascal Vicedomini, fondatore e organizzatore del festival Los Angeles-Italia durante il quale, nel febbraio 2013, “Jane Doe 1” sarebbe stata aggredita da Weinstein in un hotel di Beverly Hills.
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Harvey Weinstein, chi sono le attrici che lo hanno accusato?
Per l’ex produttore di film come Pulp Fiction, Shakespeare in Love e The Artist c’è però forse una flebile possibilità. I giudici di Los Angeles sono notoriamente bendisposti verso i Vip di Hollywood. Inoltre, se questa volta Weinstein dovesse uscire illeso dal processo sarebbe la peggiore débacle per il movimento MeToo. Il movimento è iniziato cinque anni fa nel 2017 quando decine di donne, in totale quasi 90, si fecero avanti per accusarlo. Tra queste star come Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow e Salma Hayek.
Foto: Albin Lohr-Jones
