Dopotutto il cinema che cos’è, se non un atto politico? L’abbiamo visto prima a Cannes, poi con il durissimo – e a tratti macabro – discorso al Festival del Cinema di Venezia 2022 e oggi alla cerimonia dei Golden Globe 2023. Sembra proprio che il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky abbia trovato, unendo cinema e politica, il modo giusto per diffondere e portare il suo messaggio nel mondo. L’intervento del presidente ucraino alla cerimonia cinematografica è stato introdotto dall’attore premio Oscar Sean Penn, che stava girando un documentario su di lui quando la Russia ha invaso l’Ucraina, che ha detto: “La libertà di sognare non è solo un lusso, ma anche un bisogno per cui combattere e sacrificarsi”.
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Golden Globe 2023 Zelensky: “Ora è chiaro chi vincerà”
Zelensky, in prima istanza, ha voluto ricordare la prima cerimonia dei Golden Globe mai avvenuta nella storia: “La seconda guerra mondiale non era ancora finita, ma la marea stava già cambiando. Tutti sapevano chi avrebbe vinto. C’erano ancora battaglie e lacrime da versare. Fu allora che i Golden Globe apparirono per omaggiare i migliori attori del 1943. Adesso è il 2023 e la guerra in Ucraina non è ancora finita, ma la marea sta cambiando” ha detto il presidente che poi ha continuato con un messaggio di severa speranza: “Ed ora è chiaro chi vincerà. Ci sono ancora battaglie, ci sarà ancora sofferenza, ma ora posso davvero dire chi è stato il migliore lo scorso anno: siete stati voi. Le persone libere del mondo libero. Quelle che si sono unite intorno al mondo per dare il proprio supporto al popolo libero dell’Ucraina”. Il messaggio si è poi concluso con una lapidaria affermazione: “Non ci sarà una terza guerra mondiale. Questa non è una trilogia”.
Foto: Ufficio Stampa Netflix
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