Un’intervista drammatica – a tratti davvero straziante – quella di Paola Caruso questo pomeriggio a Verissimo. La showgirl, a distanza di poco più di un mese, è tornata nel salotto di Silvia Toffanin per raccontare come sta suo figlio Michelino, vittima di un errore medico. Il 29 gennaio Paola aveva rivelato a Verissimo: “A novembre siamo andati al mare a Sharm El Sheik. Michele ha iniziato ad avere 38/39 di febbre. Gli ho dato un antipiretico, ma non scendeva. Ho chiamato il medico che mi ha detto che serviva una puntura per fare abbassare la febbre. Alla fine mi sono fidata di questo dottore. Non l’avessi mai fatto”. E poi: “Il bambino ha iniziato a gridare in una maniera tremenda. Si è alzato dal letto ed è caduto a terra. Praticamente non sentiva più la gamba, non la muoveva più. Siamo andati al pronto soccorso. I medici hanno capito subito che con la puntura era stato lesionato il nervo sciatico“.
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Paola Caruso figlio malattia: “L’unica chance è fare un intervento”
Oggi Paola ha raccontato come si è evoluta la situazione nell’ultimo periodo: “Sono passati tre mesi dal 21 di novembre 2022, la data che ha cambiato la mia vita e la vita di mio figlio. In questi tre mesi lui ha ripreso l’uso della gamba, ma non ha ancora la sensibilità e non muove il piede“. Paola, rotta dal dolore, ha poi aggiunto: “A questo punto non possiamo aspettare ancora, si sta storcendo il piede e anche l’anca. Questo vuol dire che ha un danno permanente e l’unica cosa che possiamo fare per aiutarlo è un intervento che ha una riuscita massima del 70%”.
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Paola Caruso a Verissimo oggi: “Mio figlio non può avere giustizia”
Paola ha scelto di non fare causa al medico che ha fatto la puntura a suo figlio: dovrebbe fare avanti indietro dall’Italia all’Egitto e questo implicherebbe uno sforzo economico non indifferente. “La cosa che mi fa più rabbia è che non posso nemmeno avere giustizia per mio figlio, la sua vita è rovinata” ha detto in lacrime facendo commuovere anche Silvia. La showgirl ha però deciso di risparmiare per tentare l’ultima chance: “C’è una possibilità negli Stati Uniti, nel Minnesota. A marzo andremo a fare un consulto. Mi sono già sbagliata una volta e ora non posso più permettermelo perciò chiederò più consulti possibili”. Nonostante la grave situazione, il padre di Michelino si è fatto vivo solo una volta, sminuendo il dolore di Paola e di suo figlio: “Il papà mi ha fatto una chiamata una settimana fa dicendomi che gli avevano detto che il bambino correva. Sui social mi scrivono che sta bene ma lui cammina con un tutore, senza non riesce. In questa lotta sono completamente da sola, io e Michelino”.