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Le previsioni meteo di Mediaset salveranno il trash: perché è così importante preservarlo?

Le previsioni del meteo mandate in onda come strisce su Mediaset sono un vero e proprio tripudio di trash e l’unico baluardo della categoria presente ancora nella rete: perché è così importante preservarlo?

di Eleonora Galli | 27 Settembre 2023
Foto: screenshot Mediaset OnDemand

Quando il trash è innato in una rete, non si può sradicare così in fretta. Anche se Pier Silvio ci ha provato in tutti i modi, è come se Mediaset seguisse il trash e il trash seguisse Mediaset. E non è un male! Il trash è amatissimo in Italia, tanto che ha saputo svilupparsi e avvalorarsi come un vero e proprio genere televisivo appartenente alla fruizione disinteressata del prodotto. Come la stessa traduzione della parola che significa “spazzatura”, il trash è una categoria estetica che presuppone il recupero e la valorizzazione del grottesco e del cattivo gusto fine a se stesso e che si pone come obiettivo principale quello di divertire, imbarazzare, e quindi scatenare una reazione momentanea – sia anche la rabbia, lui accetta tutto, purché rimanga nella dimensione dell’immediatezza.

La cultura pop, se prima rientrava in categorie estetiche come il bello, il brutto o anche l’orrido, ad oggi è basata quasi esclusivamente sul trash. Tuttavia, con le nuove direttive calate dall’alto, il “trash di Mediaset” – di cui la maggior esponente è sempre stata Barbara d’Urso – è stato soppiantato da un goffo tentativo di trash washing di tutto ciò che potesse essere ricollegato a questo (in un certo senso facendo il suo stesso gioco). Infatti, come la polvere sotto il tappeto, Pier Silvio si è dimenticato di qualcosa, ovvero le previsioni meteo.

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Previsioni Meteo Mediaset: il video “prevalenza di sole” è un cult

Inutile negare che non c’è nulla di divertente né di godibile nelle previsioni meteorologiche. Vengono inserite in coda al telegiornale, proprio perché nessuno è interessato a seguirle con grande passione. Ma se ci fosse una giornalista – come Stefania Andriola – a rendere il tutto molto più brioso, allora le previsioni possono diventare un’occasione per far parlare la rete. E questo è ciò che è accaduto con la striscia di previsioni meteorologiche prodotte da Meteo.it che già in passato aveva mostrato la sua stravaganza con un servizio che ancora oggi è rimasto impresso nella mente di tutti e per questo ritorna spesso come un cult della cultura televisiva trash italiana. Tutti abbiamo ancora fresca l’immagine di Stefania che esordisce illustrando l’arrivo del caldo estivo, per poi uscire ballando e cantando l’iconica frase “prevalenza di sole”.

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Mediaset Meteo.it: ecco perché le previsioni del tempo salveranno il trash sano

Questo accadeva esattamente un mese fa. Oggi Mediaset- dopo l’innegabile successo dello sketch e l’innegabile insuccesso dei suoi programmi “politically correct” – ci riprova per annunciare il “colpo di coda” del caldo estivo con la stessa giornalista e la stessa modalità: annuncio serio che piano piano si trasforma in un piccolo jingle cantato e ballato con tanto di zan-zan alla Maracaibo sul finale. Inutile dire che il video è diventato subito virale e ha riportato alla memoria i vecchi tempi in cui il trash era divertente e non un genere da rifuggire con tutte le forze. Con questi piccoli spiragli, forse c’è ancora speranza per il trash di potersi riaccreditare e farsi riaccettare dal popolo italiano anestetizzato dal perbenismo dilagante e dalla voglia di apparire patinati e acculturati all’esterno, quando siamo ancora troppo lontani dal poterci assimilare ad altri mercati televisivi e culturali. Senza un minimo di trash, la televisione italiana non fa altro che ricadere sempre negli stessi errori e negli stessi tabù: si cerca di progredire quando il perbenismo forzato stigmatizza tematiche delicate con superficialità con il rischio di ricadere nell’ignoranza dilagante.

La verità è che solo chi ha cultura lo comprende e lo sa utilizzare a proprio vantaggio senza rimanere incastrati in brutte cadute di stile. Il trash non si prende mai sul serio e non pretende che qualcuno lo faccia, risolvendosi in se stesso e nel momento di fruizione. Qualcuno potrebbe dire “si salvi l’Italia dal trash!”, ma forse sarebbe meglio salvare il trash dall’ignoranza. 

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