Estetica surreale: 7 film d’autore da non perdere per un viaggio visivo indimenticabile

Concediti un’esperienza cinematografica unica con la nostra selezione di 7 film che celebrano l’estetica e la creatività nel mondo del cinema, con un pizzico di surrealismo e anticonformismo

di Redazione Rumors.it | 17 Marzo 2024
Foto: screenshot film La morte ti rende bella

Benvenuti nel mondo della bellezza cinematografica, dove ogni fotogramma è una tela su cui dipingere emozioni e storie attraverso l’estetica senza tempo del cinema. In un viaggio attraverso la storia cinematografica del surreale ci immergeremo in un viaggio visivo, una selezione di film che sono veri e propri capolavori dell’estetica. Dall’impeccabile design dei costumi alle meravigliose riprese cinematografiche, ogni pellicola selezionata offre un’esperienza visiva straordinaria, un invito a perdersi nel piacere puro di ammirare la bellezza in movimento. Preparatevi a essere trasportati in mondi incantati, dove ogni scena è un’opera d’arte e ogni set un’icona di stile e creatività. 

I 10 film più belli che sono usciti al cinema nel 2023: ecco quali sono

Film aesthetic: 7 film da non perdere

Questa è una proposta di film che si distinguono per la loro audace sperimentazione narrativa e visiva, rompendo le convenzioni cinematografiche e spingendo il pubblico a esplorare nuove prospettive. Affrontano argomenti controversi con coraggio, sfidando i tabù e invitando gli spettatori a riflettere su questioni sociali, politiche e personali. Con una varietà di stili visivi straordinari, dai colori vivaci di Daisies all’atmosfera gotica di Hellraiser, ogni film offre uno spettacolo coinvolgente e una narrazione visiva memorabile. La loro forte presenza estetica contribuisce a definire l’identità visiva di ciascun film, rendendoli distintivi nel panorama cinematografico contemporaneo.

Daisies (in italiano: “Le Margheritine”) è un film cecoslovacco del 1966, scritto e diretto da Věra Chytilová. Questo capolavoro del cinema surreale è considerato una pietra miliare del movimento della Nová vlna. La trama segue due giovani donne, entrambe di nome Marie, che si ribellano contro una società decadente e oppressiva, attaccando i simboli della ricchezza e della cultura borghese12. L’estetica di Daisies è un tripudio di fiori, colori vivaci e scene stravaganti. Le protagoniste indossano abiti sgargianti e si immergono in giochi visivi, creando un mondo onirico e ribelle. Questo stile influenzò il movimento hippy e continua a plasmare le tendenze contemporanee come il coquette e il cottagecore. Lana Del Rey, celebre artista, ha anch’essa tratto ispirazione da questa estetica floreale e ribelle, trasmettendo un senso di libertà e anticonformismo attraverso la sua musica e immagine.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da mak ˚ ༘♡ ⋆。˚ (@stardust.vs)

Kamikaze Girls (in giapponese: “Shimotsuma Monogatari: Yankī-chan to Rorīta-chan”, che significa “Storia di Shimotsuma: Ragazza Yankī e Ragazza Lolita”) è un film giapponese del 2004, diretto da Tetsuya Nakashima. Basato su una light novel scritta da Novala Takemoto, il film racconta l’insolita amicizia tra due studentesse: Momoko Ryugasaki, una ragazza Lolita, e Ichigo “Ichiko” Shirayuri, una yankī (delinquente giovanile) con uno stile di vita ribelle. L’estetica di Kamikaze Girls è un esplosione di colori, fantasia e originalità. La protagonista, Momoko, indossa abiti Lolita dai dettagli elaborati, mentre Ichigo sfoggia un look yankī con giacche da motociclista e tatuaggi. Questo mix di stili influenzò la cultura kawaii e pop in Giappone e oltre.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Le Cinema (@le_cinema_world)

Party Monster: The Shockumentary è un documentario del 1998 che racconta l’ascesa del fenomeno dei “club kid” a New York City. Il film si concentra principalmente sulla vita di Michael Alig. La pellicola, diretta da Fenton Bailey e Randy Barbato, combina interviste con Alig dal carcere, testimonianze di altri club kid come James St. James e Michael Musto, commenti della madre di Alig e materiale d’archivio proveniente da varie feste. Il documentario si basa in parte sulle memorie di James St. James, intitolate Disco Bloodbath: A Fabulous but True Tale of Murder in Clubland (1999). Inoltre, sia il libro che il film hanno ispirato la realizzazione del lungometraggio del 2003, anch’esso intitolato Party Monster.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da matt ☣ (@plaguehorse)

Hellraiser è un film del 1987 diretto da Clive Barker. Tratto dal breve romanzo dell’orrore Schiavi dell’inferno dello stesso Barker, il film segna il suo debutto alla regia. È il primo capitolo della saga di Hellraiser, composta da dieci sequel e un remake. La trama ruota attorno a una misteriosa scatola rompicapo cubica che evoca i Cenobiti, esseri sadomasochisti provenienti da un’altra dimensione. Questi esseri non distinguono tra estremo dolore ed estremo piacere. L’estetica di Hellraiser è intrisa di elementi punk e goth, che hanno influenzato il cinema e la moda fino ai giorni nostri. L’abbigliamento oscuro, il trucco drammatico e l’atmosfera gotica sono diventati parte integrante della cultura di massa. La ribellione, l’individualità e il coraggio di sfidare le convenzioni sono temi centrali, proprio come nel movimento punk e goth.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da dreamworlds_film (@dreamworlds_film)

Eva contro Eva (conosciuto anche come “All About Eve”) è un film del 1950 diretto da Joseph L. Mankiewicz e ispirato al racconto The Wisdom of Eve di Mary Orr. Questo capolavoro cinematografico è l’unico film ad aver ricevuto ben quattro candidature agli Oscar per le interpretazioni femminili. Le due protagoniste, Bette Davis e Anne Baxter, sono state nominate per l’Oscar alla migliore attrice, mentre Celeste Holm e Thelma Ritter sono state nominate per l’Oscar alla migliore attrice non protagonista. Paradossalmente, a vincere un premio fu solo George Sanders, come migliore attore non protagonista.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da @camp.o.rama

La morte ti fa bella  è del 1992 diretto da Robert Zemeckis. Questa commedia nera è soprattutto ricordata per la sua trama grottesca e gli effetti speciali straordinari, che le valsero l’Oscar ai migliori effetti speciali nel 1993. La trama ruota attorno a Madeline Ashton (Maryl Streep), un’attrice di scarsa fama, e alla sua rivale, Helen Sharp (Goldie Hawn), un’aspirante scrittrice. Entrambe sono ossessionate dall’eterna giovinezza e dalla bellezza. Quando Madeline scopre un elisir della vita eterna, la competizione tra le due donne raggiunge livelli surreali. Entrambe bevono l’elisir, ma la loro immortalità ha un prezzo: i loro corpi diventano sempre più deteriorati e cadenti. L’estetica di La morte ti fa bella è sfarzosa, opulente e decadente. Le protagoniste indossano abiti sontuosi, gioielli scintillanti e trucco impeccabile. Madeline e Helen incarnano l’ossessione per l’eterna giovinezza, e la loro lotta per rimanere belle e attraenti è sia comica che inquietante.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Good Old Movies (@goodoldmovies)

Metropolis, diretto da Fritz Lang nel 1927, è considerato capolavoro del cinema espressionista tedesco. È noto per la sua visionaria ambientazione futuristica e la sua forte critica sociale. È ambientato in un futuro distopico, nel 2026, ossia 100 anni dopo rispetto alla sua creazione. Il film esplora le divisioni classiste e la lotta tra le classi sociali. I ricchi industriali vivono nei grattacieli, mentre la classe proletaria lavora nel sottosuolo. L’estetica di Metropolis è futurista. Al centro del film c’è l’inventore C.A. Rotwang, che crea un robot umanoide a sua immagine e somiglianza. Il robot, chiamato Maria, diventa un’icona di bellezza e perfezione tecnologica. L’immagine di Maria, con i suoi lineamenti eleganti e meccanici, ha influenzato il concetto di cyborg e la fusione tra uomo e macchina. La città stessa, con i suoi grattacieli, ponti sospesi e macchinari futuristici, rappresenta l’estetica transumanista.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Argentine curator of sci-fi, fantasy & horror art 🤖🧝‍♂️💀 (@retroscifiart)

5 film d’amore da guardare su Netflix questo weekend

Tutti questi film, pur appartenendo a generi e periodi diversi, condividono un filo conduttore comune. Affrontano temi legati all’identità, alla ribellione e alla trasformazione. Ognuno di essi esplora in modo unico e distintivo il concetto di individualità. Lo fa sia attraverso l’auto-affermazione, che attraverso la ricerca di un’identità autentica in contesti spesso stravaganti o sovversivi.

Change privacy settings
×