La piattaforma Netflix è pronta ad accogliere una nuova serie, tutta italiana, che contiene un ritratto di una donna transgender che sceglie di andare oltre ogni pietismo. Realizzata da Banijay Studios Italy, la serie, scritta e ideata da Ivan Cotroneo e Monica Rametta – per la regia dello stesso Cotroneo -, racconta in sei episodi un’intensa storia di legami, amicizia e scoperta.
La vita che volevi: la trama della nuova serie Netflix
Gloria, donna transgender (interpretata dall’attrice transgender Vittoria Schisano), ha trovato la sua felicità a Lecce, ha fondato una piccola agenzia turistica e vive una storia d’amore con Ernesto. La sua vita tranquilla viene sconvolta dall’arrivo di Marina, un’amica d’università di Napoli, risalente al periodo precedente la sua transizione. Marina porta con sé i suoi due figli, Andrea e Arianna, nati da relazioni diverse, e ha in grembo un terzo, avuto con Pietro, un giovane passionale. Gloria preferirebbe non avere a che fare con Marina, che le ricorda un passato che vorrebbe dimenticare. Marina, però, nasconde molti segreti. Dunque la serie esplora il momento di Gloria nel confronto con “La vita che voleva“, il suo passato e il suo futuro. Scoprirà che la felicità a volte arriva in forme inaspettate e che l’amore è la forza che rende la vita degna di essere vissuta.
La vita che volevi, un ritratto inedito di un personaggio femminile
La serie esplora con sensibilità e senza sensazionalismi il complesso intreccio di tematiche legate all’identità di genere, alla maternità e alle relazioni familiari. Cotroneo ha deciso di evitare accuratamente i cliché, mostrando una Gloria forte e fragile allo stesso tempo, una donna che ha lottato per essere ciò che è e che ora si trova ad affrontare un’inaspettata maternità. La vita che volevi non ha l’ambizione di cambiare il mondo, ma vuole dare voce a storie spesso sottovalutate o rappresentate in modo distorto. Cotroneo, con la sua scrittura delicata e profonda, ci invita a riflettere sui concetti di famiglia, normalità e identità, sottolineando l’importanza di accogliere e tutelare la diversità.