Chiara Ferragni, come pochi non sanno, ha affrontato un periodo di crisi tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, che ha visto la sua reputazione e le sue finanze subire significativi contraccolpi. In risposta a questa situazione, ha deciso di affidarsi alla madre, Marina Di Guardo, per risollevare le sorti del suo impero finanziario. Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, Di Guardo ha ricevuto ampi poteri decisionali attraverso un atto notarile stipulato la scorsa settimana, assumendo un ruolo paragonabile a quello di direttore generale della holding Sisterhood.
Il pacchetto di deleghe assegnato a Marina Di Guardo le consente di gestire una vasta gamma di operazioni aziendali. Tra i suoi poteri rientrano l’assunzione e il licenziamento del personale, la sottoscrizione e la revoca di contratti, l’apertura e la chiusura di fidi, la gestione dei conti bancari, la rappresentanza legale della società e la gestione di pratiche fiscali. Questo ruolo centrale riflette la necessità di una gestione più attenta e rigorosa delle finanze e delle collaborazioni del gruppo, in linea con le esigenze di compliance e tutela della reputazione aziendale, messe a dura prova negli ultimi mesi.
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L’analisi del Corriere della Sera sottolinea che questa mossa sembra anche una sorta di “commissariamento” del manager storico Fabio Damato, la cui gestione è stata criticata dopo lo scandalo del “pandoro gate”. Le deleghe di Di Guardo si sovrappongono significativamente a quelle di Damato, segnalando un possibile cambio di direzione nella governance dell’azienda.
La decisione di Chiara Ferragni ricorda la scelta dell’ex marito Fedez, che ha affidato alla madre Annamaria Berrinzaghi, detta Tatiana, un ruolo determinante nella sua carriera. Marina Di Guardo non solo supporterà la figlia dal punto di vista emotivo, ma avrà anche un impatto diretto sulla gestione strategica di Sisterhood, la holding che controlla il patrimonio e le attività imprenditoriali della Ferragni.
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Sisterhood, fondata all’inizio del 2023, è diventata il fulcro dell’impero finanziario di Chiara Ferragni, con un fatturato oscillante tra i 20 e i 25 milioni di euro. La holding gestisce il brand Ferragni, i diritti di immagine, la produzione di eventi e programmi, e persino attività di pubbliche relazioni e consulenza nel campo della moda. Con Marina Di Guardo al timone, la speranza è di superare le recenti difficoltà di Chiara e della sua azienda dopo le accuse di truffa aggravata correlate allo scandalo del “pandoro gate”.
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