Quello che doveva essere il grande come back di Katy Perry si sta rivelando un fallimento su tutta la linea. La popstar che dieci anni fa dominava le classifiche e ha fatto ballare una generazione intera sulle note di Teenage Dream, Last Friday Night o California Girl non è riuscita a soddisfare le aspettative dei suoi fan in trepidante attesa.
Un ritorno problematico
Del singolo Woman’s World non si salva niente. Il testo, il video, il produttore… tutto sbagliato. Il brano è stato presentato come un inno all’empowerment femminile e femminista (ergo parità dei sessi) recita “È un mondo di donne e tu sei fortunato a viverci, è meglio festeggiare perché, tesoro, non ce ne andremo”. Un testo che ha ben poco di femminista.
Il videoclip costosissimo non fa altro che peggiorare la situazione. Un video breve che non ha una trama, solo una sequenza di immagini in cui le donne vengono rappresentate in una veste machista. Le donne rappresentate nel videoclip fanno pipì in piedi, bevono whisky e mettono in mostra i muscoli.
Katy Perry ma proprio con Dr Luke dovevi collaborare?
Come se non bastasse la ciliegina sulla torta è la scelta del produttore del brano: Dr Luke. Per chi non lo sapesse Luke è diventato famoso, non solo grazie al suo egregio lavoro come produttore musicale di artiste come Doja Cat e appunto Katy Perry, ma per le accuse di Ke$ha. La cantante diventata famosa nel 2014 con la canzone Tik Tok ha accusato Dr Luke di aggressione sessuale, percosse, molestie, violenza di genere e abuso emotivo. Dr Luke successivamente ha denunciato Ke$ha di diffamazione. Durante il dibattimento era emerso che Luke avesse violentato anche Katy Perry. Sia Luke che la Perry hanno negato queste voci.
Dopo anni di processi, il caso si è chiuso nel 2020 quando un giudice ha decretato che le accuse erano diffamatorie nei confronti del produttore. Nonostante nessun giudice abbia dichiarato formalmente il produttore di aver commesso quanto riportato dalla denuncia di Ka$ha diverse artiste hanno deciso di non collaborare con lui. Tra le tante troviamo Taylor Swift, Lorde, Lily Allen. Lady Gaga ha espresso il suo sostegno a Ke$ha attraverso messaggi sui social. Insomma, una vicenda che getta un’ombra sul produttore e non può che affossare una canzone che nelle sue intenzioni dovrebbe essere femminista.