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Nuovo sciopero degli attori a Hollywood. C’entra l’AI

A un anno dallo sciopero che ha paralizzato l’industria seriale e cinematografica, il sindacato degli attori SAG-AFTRA ha indetto un nuovo sciopero, protestando di fronte alla Warner Bros. di Burbank

di Sara Radegonda | 2 Agosto 2024
Foto: Pexels

Terremoto a Hollywood. A un anno dallo sciopero degli attori e sceneggiatori che ha paralizzato l’industria seriale e cinematografica – con notevoli ritardi nelle produzioni -, il sindacato SAG-AFTRA ha indetto uno sciopero la scorsa settimana dopo 18 mesi di trattative infruttuose tra il sindacato e aziende del calibro di Activision Publishing Inc, Walt Disney Co, Electronic Arts Inc e Warner Bros. Games, questa volta contro i giganti del settore videoludico che dominano un’industria che fattura ben più di 100 miliardi di dollari l’anno. Al centro delle proteste c’è, nuovamente, l’Intelligenza Artificiale.

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Gli attori di videogiochi chiedono tutele sull’AI

Come riportato da Variety, gli attori del settore videoludico si sono riuniti per protesta di fronte alla sede di Warner Bros. a Burbank. Così come accaduto lo scorso anno, anche questo sciopero è incentrato su un’unica questione: gli attori chiedono tutele in merito all’uso dell’Intelligenza Artificiale. “Loro li chiamano le data information – il nostro movimento, la nostra voce, il modo in cui parliamo. Per loro sono solo dati. Per noi, sono le nostre speranze, i nostri sogni e i nostri scopi di vita… In pratica, stanno prendendo tutto quello che abbiamo e lo stanno buttando nella spazzatura” ha detto Ted Evans, un doppiatore che partecipa ai picchetti.

L’Intelligenza Artificiale era stata un tema centrale dello sciopero degli attori e sceneggiatori di Hollywood, dello scorso anno. Alla fine, però, il sindacato aveva ottenuto solide tutele sull’uso dell’AI, quindi ora anche gli attori di videogiochi sono scesi per le strade per ottenere le rispettive tutele. Duncan Crabtree-Ireland, capo negoziatore del sindacato, ha dichiarato che gli editori di videogiochi devono ancora accettare le restrizioni che sono state accettate dagli studios e dagli streamer. Come l’anno scorso, non siamo arrivati a questo punto dicendo: “Vietate l’AI“”, ha detto. “I nostri membri hanno lavorato con l’IA in determinati modi. Le aziende vogliono ampliare questo aspetto. E questo è qualcosa che siamo disposti a fare con le dovute protezioni”.