Si tratta di doping oppure no? Negli ultimi giorni, Jannik Sinner è stato al centro di intense discussioni a seguito della scoperta di tracce di Clostebol, una sostanza vietata, nelle sue analisi. Questa situazione ha sollevato dubbi sulle sue recenti performance e sulla sua integrità sportiva, portandolo a subire numerosi interrogatori per chiarire la sua posizione. Tuttavia, un fermoimmagine emerso di recente sembra ribaltare la narrativa attorno al giovane tennista italiano.
Il dettaglio incriminato è la fasciatura sul mignolo della mano sinistra del fisioterapista di Sinner, Giacomo Naldi, ripreso a Indian Wells, mentre applaudiva il gioco del tennista nel match contro il tedesco Jan Lennard Struff. Naldi ha spiegato che la fasciatura copriva una ferita che sembrerebbe giocare un ruolo chiave nel caso di contaminazione di Sinner.
Jannik Sinner e il doping: l’incidente del bisturi e l’uso di Trofodermin
La ferita di Giacomo Naldi risale al 3 marzo 2024. Apparentemente il fisioterapista si è tagliato con un piccolo bisturi mentre trattava i calli sui piedi di Sinner. Naldi, per medicare la ferita, ha seguito il consiglio datogli preparatore atletico Umberto Ferrara. Gli aveva raccomandato di utilizzare quotidianamente (tra 5 al 13 marzo 2024) il Trofodermin Spray, un medicinale contenente Clostebol, un anabolizzante.Tuttavia, durante questo periodo, Giacomo Naldi ha continuato a massaggiare il corpo di Sinner senza indossare guanti, esponendo involontariamente il tennista alla sostanza vietata.
Sinner positivo al doping: contaminazione involontaria, subito scagionato
Il match contro Struff e la contaminazione
Il 10 marzo, poche ore prima del match contro Struff, Naldi ha trattato nuovamente i piedi e la caviglia di Sinner, applicando prima due spruzzi di Trofodermin sulla propria ferita. Durante un interrogatorio successivo, Giacomo Naldi ha ammesso di non ricordare se si fosse lavato le mani tra l’applicazione dello spray e il trattamento del tennista.
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Clostebol: che conseguenze avrà l’allarme doping sulla carriera di Jannik Sinner
Nelle 33 pagine della sentenza emerge una precisa cronologia degli eventi che hanno portato alla contaminazione accidentale. La fasciatura al dito di Naldi, trascurata inizialmente, è ora la prova visibile di un incidente che ha avuto conseguenze significative sulla carriera di Sinner. Questo caso solleva importanti interrogativi su come evitare future contaminazioni accidentali e sottolinea l’importanza di adottare misure precauzionali rigorose, soprattutto quando si maneggiano sostanze potenzialmente pericolose.