Il grande ritorno al cinema di Angelina Jolie è con il film “Maria” dedicato alla diva della lirica Maria Callas. Alla Mostra del Cinema di Venezia la Jolie si dice persino “spaventata” nel dover rendere omaggio ad un personaggio così importante per il mondo della musica. Un film, quello diretto da Pablo Larraín, in cui Angelina recita circondata da un cast italiano in buona parte italiano: Pierfrancesco Favino, Valeria Golino e Alba Rohrwacher che dimostra la grande maturità dei tre grandi attori, quasi dei portabandiera del cinema italiano.
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Spiega una Jolie raggiante e molto rilassata: “Mi sono avvicinata a lei ascoltandola, perché ci sono delle registrazioni di lei che insegna. Quindi a suo modo sono stata una sua allieva. Sono stata molto fortunata ad essere affiancata da Pablo (il regista Pablo Larraín, n.d.r.) che mi ha molto protetta e ho dovuto fare molta pratica per esibirmi cantando. I miei figli durante le mie prove in casa chiudevano tutte le porte, sigillavano la casa. La musica e i brani del film raccontano molto di lei e di ciò che era. Continuavo a chiedere a Pablo se quello che stavamo facendo fosse un musical o qualcosa di diverso, perché a tratti è qualcosa che va oltre il concetto di musical”.
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Angelina Jolie al Festival del Cinema di Venezia con “Maria” parla del suo rapporto con il personaggio di Maria Callas
Parlando del suo rapporto con il personaggio di Maria Callas, la Jolie spiega: “Ho trascorso molti giorni pieni di grandi emozioni, ho riflettuto su di lei insieme agli altri attori guardando anche i vestiti o gli occhiali che portava. Ho cercato di capire il senso della sua morte e credo che sia morta in grande solitudine, triste e forse non del tutto consapevole di come gli altri la percepissero”
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Angelina, che negli ultimi anni ha avuto un periodo difficile a livello personale e familiare, anche per la fine del suo rapporto con Brad Pitt, ammette che si è presa un periodo sabbatico per stare più vicina ai suoi figli. E questo ritorno sulle scene riguarda proprio un personaggio come la Callas che ha sofferto per i suoi rapporti sentimentali e per il suo successo. Non si può non pensare ad alcune valutazioni “parallele”: “Pensado alla Callas ci sono delle cose che credo di condividere con lei come donna, alcune di queste non vorrei dirle in questa sala, perché potrete immaginarle. Posso dire che mi sento vicina alla parte più “morbida” del suo essere: la sua vulnerabilità. Questo lo sento molto vicino a me”.