La decisione di bloccare il social network X è stata adottata dopo che la piattaforma, di proprietà di Elon Musk, non ha nominato un rappresentante legale nel Paese come richiesto dalle autorità. La Corte ha pubblicato sul proprio profilo ufficiale un documento, firmato dal ministro de Moraes, in cui si imponeva a Elon Musk di fornire il nome del nuovo rappresentante legale entro 24 ore, altrimenti X sarebbe stato sospeso.
La risposta di Musk alla censura di twitter in Brasile: “Un attacco alla libertà di parola”
Elon Musk ha reagito duramente alla decisione della Corte Suprema. Ha definito de Moraes “uno pseudo giudice non eletto” e lo ha accusato di distruggere la libertà di parola per ragioni politiche. Musk ha ribadito che la libertà di parola è un pilastro della democrazia. Tuttavia secondo lui, il governo brasiliano, agisce come un “regime” che impone restrizioni ingiustificate. Inoltre, Elon Musk ha lanciato un avvertimento agli Stati Uniti: decisioni simili potrebbero verificarsi anche lì se non si presta attenzione a tali sviluppi.
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Un Conflitto Giuridico di Vecchia Data
Il caso rappresenta un ulteriore capitolo nelle tensioni tra le piattaforme di social media e le autorità governative in tutto il mondo. Mentre Elon Musk continua a presentare la sua azienda come un bastione della libertà di parola, i governi insistono sulla necessità di regolamentare i contenuti online per prevenire l’incitamento all’odio e la disinformazione. Questa disputa giuridica potrebbe avere implicazioni importanti per il futuro. Soprattutto avrà dei risvolti rilevati nella regolamentazione dei social media e per il delicato equilibrio tra libertà di espressione e responsabilità civica.
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