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OLTRE OGNI SFIDA

Iginio Straffi, creatore delle Winx: “Quello che sognavo da bambino è diventato realtà”

Abbiamo intervistato il fondatore e CEO di Rainbow, padre delle Winx e produttore di serie dal successo globale. Ecco cosa ci ha raccontato

di Martina De Tiberis | 5 Settembre 2024
Iginio Straffi-comunicato stampa

Il Festival del Cinema di Venezia è da sempre uno degli eventi più prestigiosi nel panorama cinematografico, un luogo in cui arte, cultura e industria dell’intrattenimento si incontrano per celebrare il panorama mondiale.

Quest’anno, tra le personalità di spicco presenti, un nome che ha brillato in modo particolare è quello di Iginio Straffi, fondatore e CEO del gruppo Rainbow, leader dell’animazione italiana ed internazionale, conosciuto soprattutto per il fenomeno globale delle Winx.

Iginio Straffi- Winx. Foto: comunicato stampa

Iginio Straffi ha avuto un ruolo di primo piano presso l’Italian Pavilion, un’area dedicata alla promozione del talento e dell’industria cinematografica nostrana. Uno spazio per discutere le prospettive future del settore audiovisivo italiano.

Come e quando è iniziato il suo percorso professionale? La sua è una storia di creatività e visione, è d’accordo?

Esattamente, credo che questi siano gli aggettivi che maggiormente mi caratterizzino. Ho iniziato a comprendere come funzionasse davvero il mondo del cinema all’età di 28 anni. Ricordo che prima di allora sognavo nella mia cameretta scrivendo storie e fantasticando sui personaggi. Con i primi risparmi, grazie ai fumetti che vendevo all’estero, il sogno pian piano si è concretizzato. Il 1995 è il mio anno di svolta, torno in Italia e decido di fondare Rainbow nelle Marche, la mia regione natale, dando inizio alla mia storia. Finalmente ciò a cui auspicavo da bambino è divenuto realtà.

Il Gruppo Rainbow è una presenza costante nelle classifiche internazionali con un portafoglio di contenuti che si occupa principalmente dei più piccoli, senza tralasciare gli adulti. Ci può raccontare come è nata la saga di Winx Club, un vero e proprio fenomeno globale?

Le Winx sono nate da un sogno che avevo nel cassetto rappresentato dall’eterna lotta del Bene e del Male, le fate contro le streghe. Verso la fine del Millennio ho ripreso in mano il progetto: osservavo con grande stupore come il mondo dell’intrattenimento fosse principalmente rivolto ai maschi e molto poco rimaneva per le bambine. Da questo esame del mercato sono nate le Winx Club, in cui le fate e le streghe hanno un loro percorso personale, sbagliano, proprio come fossero umane. La cosa che più mi affascinava era mettere in secondo piano i personaggi maschili.

Lei ha avuto molti successi durante questi anni, non solo le Winx Club…

Sì, ho sempre affrontato nuove sfide. Ricordo con piacere il pluripremiato “44 Gatti“, successo prescolastico che ha catturato l’immaginario di piccoli fan in tutto il mondo. Cito anche “Il mio nome è vendetta” oppure “Fabbricante di lacrime“, film più visti nel mondo su Netflix. La mia nuova serie, invece, si chiama “Mermaid Magic“, partita su Netflix lo scorso 22 agosto. Un successo planetario ma di fatto tutto italiano, che conferma la creatività e qualità dell’animazione made in Italy. Per me è una nuova sfida.

L’ intervento all’Italian Pavilion di Venezia è stato un tributo al suo straordinario percorso imprenditoriale. Quali emozioni ha portato con sé?

Per me è un grande onore poter partecipare ad una delle più ambite kermesse cinematografiche. Ho portato con me l’esperienza di Rainbow, un faro per l’animazione italiana. Ho voluto raccontare come il nostro Paese possa essere leader mondiale in un’industria sempre più competitiva e globale.

Domanda di rito, ha dei progetti per il futuro?

Certo che li ho. In autunno uscirà la serie live-action targata Rainbow “Gormiti – The New Era“, in collaborazione con Giochi Preziosi, trasmessa in prima visione assoluta su Rai2, Rai Gulp e Rai Play. Non posso svelare di più…