La nona serata dell’81esima Mostra del Cinema di Venezia è stata caratterizzata da un imprevisto atmosferico: una pioggia intensa ha stravolto i piani, costringendo gli ospiti della prima di “Iddu” a rinunciare alla consueta passerella sul red carpet.
Il film di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, con Elio Germano nel ruolo del boss mafioso Matteo Messina Denaro, ha comunque mantenuto alta l’attenzione. Invece di sfilare sotto i riflettori, gli attori e gli invitati si sono affrettati verso la Sala Grande, protetti dalle guardie di sicurezza, creando un’atmosfera insolita e più raccolta.
Germano e Marinelli: l’eleganza italiana conquista il red carpet
Un altro elemento distintivo della serata è stato il cambio di protagonisti: dopo giorni in cui le star hollywoodiane avevano dominato il tappeto rosso, gli attori italiani, in particolare Elio Germano e Luca Marinelli, hanno catturato l’attenzione. Germano ha spiccato per il suo look particolare, abbinando un abito elegante a una kefiah, guadagnandosi un punteggio alto per il suo stile. Marinelli, con un completo più tradizionale, ha mantenuto un’eleganza sobria.
Cinema e Mafia: ‘Iddu’ e altre anteprime illuminano la giornata a Venezia
Oltre all’evento serale, la giornata è stata ricca di presentazioni di film attesi. Tra questi, “April” ha attirato l’attenzione grazie alla partecipazione di attori come Kakha Kintsurashvili, Merab Ninidze, Ia Sukhitashvili e il regista Luca Guadagnino. Un’altra pellicola interessante è stata “Stranger Eyes”, che ha visto la presenza di Xenia Tan, Lee Kang-Sheng e il regista Yeo Siew Hua.
Tuttavia, il vero protagonista della giornata è stato “Iddu”, film che vede nel cast Toni Servillo, Elio Germano e Barbora Bobulova. Ispirato a fatti realmente accaduti, il film esplora la vicenda del boss latitante di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, offrendo una riflessione profonda sull’influenza della mafia e delle sue dinamiche sulla nostra società. Con interpretazioni magistrali di Germano e Servillo, “Iddu” si propone non solo come un ritratto crudo della criminalità organizzata, ma anche come una critica sociale che invita a riflettere sulle radici e le ramificazioni della mafia nella vita quotidiana.
Nonostante la pioggia, la serata ha assunto un tono speciale, dimostrando che anche senza sfilate fastose, l’eleganza e il talento possono brillare, soprattutto quando è il cinema italiano a essere protagonista.
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