Richard Gadd ha vissuto una serata memorabile alla 76ª edizione degli Emmy Awards, conquistando l’ambito premio come miglior attore protagonista in una miniserie. Durante il suo emozionante discorso, l’attore scozzese ha riflettuto sul lungo cammino che lo ha portato a trasformare una dolorosa esperienza personale in una serie acclamata.
“Non pensavo che avrei mai rimesso insieme i cocci della mia vita. Non avrei mai pensato di essere in grado di rimediare a quello che mi era successo e di rimettermi in piedi. E poi eccomi qui, poco più di un decennio dopo, a vincere uno dei più grandi premi per uno scrittore televisivo”.
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Una storia di stalking e la violenza psicologica
“Baby Reindeer” narra la vera storia tra un comico, vittima di stalking e Martha, la donna che per anni lo ha perseguitato, esplorando la devastante dinamica tra un oppresso e il suo carnefice. La miniserie ha colpito profondamente la critica e il pubblico non solo per la sua intensità emotiva, ma anche per l’autenticità con cui tratta temi complessi come lo stalking e la violenza psicologica.
Niente paura per le storie “scomode e coraggiose”: le parole di Richard Gadd
Nel suo discorso di premiazione, Richard Gadd ha voluto rivolgere un messaggio di speranza a chiunque stia affrontando un momento difficile: “Questo è un incoraggiamento verso chiunque stia attraversando un periodo difficile in questo momento a perseverare. Le barriere non si rompono se nessuno ci prova. Rischiate, esplorate temi scomodi. Sì, non so molto di questa vita, ma so che niente dura per sempre. E non importa quanto possa andare male, migliorerà sempre. Se state lottando, tenete duro e vi prometto che andrà tutto bene“.
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“Raccontate tutte storie scomode”: parla anche Jessica Gunning
Anche Jessica Gunning, che interpreta Martha, l’inquietante stalker, ha portato a casa un Emmy come miglior attrice non protagonista e come il collega scozzese ha sottolineato l’importanza di raccontare storie fuori dagli schemi.
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