Il rapporto tra il rapper e il Codacons è stato segnato da continui scontri legali e accuse reciproche. Dopo anni di tensioni, il rapper è stato prosciolto dall’accusa di calunnia, ponendo fine alla disputa con l’associazione dei consumatori. Fedez, uno dei volti più noti della scena musicale italiana e influencer, si era scontrato con il Codacons per un presunto banner ingannevole sul coronavirus pubblicato nel 2020.
Si conclude definitivamente la lunga battaglia
Il rapper è stato prosciolto dall’accusa di calunnia mossa dal Codacons. Il giudice per le indagini preliminari di Roma ha chiuso la vicenda legale, iniziata a seguito di una querela del rapper contro l’associazione, accusata di aver pubblicato un banner ingannevole sul proprio sito riguardo al coronavirus. La procura di Roma, dopo aver ascoltato lo stesso Fedez in aula, aveva chiesto il proscioglimento, ora confermato dal gup Marisa Moretto.
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Che cosa era successo quattro anni fa?
Il caso risale al 2020, quando Fedez denunciò il Codacons per presunta truffa legata al banner. L’associazione reagì presentando una contro-denuncia per calunnia, ritenendo l’azione del rapper diffamatoria. Dopo anni di battaglie legali, il tribunale ha stabilito che non vi sono prove a sostegno delle accuse contro Fedez, mettendo fine allo scontro giudiziario.
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