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casi dal mondo

Perché si parla del podcast “Call Her Daddy” di Alex Cooper

“Call Her Daddy”, creato da Alexandra Cooper e Sofia Franklyn, è il secondo podcast più ascoltato e quello più famoso al mondo, tanto da essere riuscito ad avere come ospite la candidata alla presidenza degli Stati Uniti, Kamala Harris. Ecco la storia dietro al podcast…

di Sara Radegonda | 10 Ottobre 2024
Foto: Screenshot YouTube

Da una chiacchierata informale e libera tra ragazze a una conversazione, alla presenza di Kamala Harris, che mette al centro temi come i diritti delle donne, salute mentale e identità di genere. Call Her Daddy, il secondo podcast più ascoltato al mondo (dietro soltanto a The Joe Rogan Experience), ha messo a segno una vera svolta per la sua storia (e in generale per quella dei podcast): la conduttrice Alex Cooper ha ospitato, nell’ultima puntata pubblicata domenica 6 ottobre – a poche settimane dalle elezioni presidenziali -, Kamala Harris, attuale vicepresidente e candidata alla presidenza degli Stati Uniti. Una presenza che ha sublimato il successo del podcast, il cui cambio di natura – avvenuto negli ultimi anni ad opera dell’attuale conduttrice – ha permesso di renderlo un caso di rilevanza mondiale.

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Call Her Daddy Alex Cooper e il successo mondiale

Amatissimo dalla Generazione Z, Call Her Daddy è un podcast americano condotto da Alexandra Cooper, che a gambe incontrate sulla poltrona e in felpa e pantaloni della tuta, ospita grandi personalità dello spettacolo (da Katy Perry a Post Malone e Simone Biles), intraprendendo conversazioni in cui il racconto della vita personale si intreccia con quello dei temi cari alla contemporaneità. A caratterizzare il format non è solo il look cozy e l’ambiente confortevole, ma la bravura della conduttrice, la quale ha il grande pregio di saper mettere a proprio agio gli ospiti, a tal punto da riuscire ad ottenere risposte e aneddoti inediti. Tuttavia Call Her Daddy come lo conosciamo oggi, è molto diverso rispetto a quello creato, nel 2018, da due amiche e coinquiline, Alexandra Cooper (attuale conduttrice) e Sofia Franklyn.

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La storia di Call Her Daddy

Dopo il trasferimento a New York per lavorare in ambito pubblicitario, Alexandra Cooper e la coinquilina Sofia Franklyn hanno deciso di creare un podcast, registrato nel loro appartamento nel Lower East Side a Manhattan, dedicato ai “discorsi da spogliatoio, ma al femminile” in cui, come in un Sex and The City 2.0, fosse possibile affrontare con grande libertà conversazioni sulle relazioni e sul sesso. La scelta del nome del podcast Call Her Daddy – che in italiano si tradurrebbe come “Chiamatela paparino” – era frutto di un inside joke tra le due conduttrici che pubblicavano puntate da trenta minuti, sia su YouTube che su Spotify consolidando, sin da subito, un ampio bacino di ascoltatori.

Non solo il format funzionava, ma la chiave del successo di Call Her Daddy risiedeva nel carisma delle conduttrici che affrontavano il tema del piacere femminile con trasparenza e spregiudicatezza, condividendo anche aneddoti personali. A causa del tono sfacciato, però, il podcast fu anche oggetto di numerose critiche femministe che accusarono Cooper e Franklyn di veicolare modelli errati, vicini alla cultura maschilista. Tuttavia le critiche non fermarono il successo del podcast che da 12mila arrivò a più di 2 milioni di download su Spotify; e, per tali motivi, attirò l’attenzione della società di media che si occupa prevalentemente di sport e di cultura pop, Barstool Sports.

Perché Sofia Franklyn ha lasciato Call Her Daddy?

Dopo l’acquisto da parte di Barstool Sports, nell’aprile 2020 Sofia Franklyn decise di lasciare il podcast a causa di divergenze contrattuali con l’azienda (non accettò le condizioni proposte), scegliendo di intraprendere una strada indipendente con il suo podcast Sofia with an F. Al contrario Alexandra Cooper decise di continuare in solitaria con il podcast – firmando un contratto di 60 milioni di dollari con Spotify per trasmettere in esclusiva il podcast video -, assumendo la piena conduzione delle puntata, ma puntando a un nuovo registro. Di fatto è a partire dal 2021 che, intercettando l’urgenza di utilizzare lo spazio – che si era guadagnato la giusta credibilità – in modo più costruttivo, Alex Cooper ha scelto di mettere da parte quelle “chiacchere tra donne” per fare spazio a conversazioni più centrate sulla contemporaneità.

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Alex Cooper è la nuova Oprah Winfrey?

Una virata a livello di contenuto che, accompagnata all’accordo con Spotify di ampliare la distribuzione a tutte le piattaforme audio, ha permesso a Alex Cooper di guadagnare credibilità istituzionale, pur tenendo fede allo stile cozy che ha reso celebre il podcast. Di fatto, la conduttrice stessa ha dichiarato, in un numerose interviste, di “essere annoiata di parlare sempre di sesso” e quindi aveva bisogno di argomenti più stimolanti, diventando a tutti gli effetti l’equivalente di una Oprah Winfrey […]  le donne si sentono autorizzate a essere ciò che sono, a non doversi sentire in colpa per la loro vita sessuale o per la loro ambizione e si sentono libere di parlare di cose che sono importanti per loro” come dichiarato da Dawn Ostroff a Fortune.

Kamala Harris a Call Her Daddy: le polemiche

Il percorso intrapreso da Alex Cooper, negli ultimi anni, l’hanno legittimata a tal punto da poter ospitare a Call Her Daddy anche la candidata alla presidenza degli Stati Uniti Kamala Harris. Un’ospitata che ha suscitato entusiasmo, da un lato, ma anche numerose polemiche soprattutto da parte di chi ha accusato la conduttrice di spalleggiare i Democratici. Tuttavia Cooper ha voluto chiarire che l’intervista a Harris non ha alcuna intenzione di “cambiare l’affiliazione politica del pubblico”, infatti l’invito è stato esteso anche al candidato repubblicano Donald Trump.