In un momento cruciale per il futuro del gruppo Fenice, proprietario dei marchi di Chiara Ferragni, emergono indiscrezioni su un possibile riassetto azionario e manageriale. Mentre il mese di ottobre 2024 volge al termine, i bilanci consuntivi del 2023 di Fenice e di Sisterhood, la holding dell’imprenditrice, risultano ancora assenti.
Nuova fidanzata per Fedez: “È una storia seria”
L’incertezza sui bilanci
Nonostante l’assenza dei bilanci non sia necessariamente collegata alle vicende del “pandoro-gate”, resta il mistero sul perché non siano ancora stati pubblicati. Fenice, partecipata al 32,5% da Ferragni, ha come soci principali Alchimia di Paolo Barletta (40%) e Pasquale Morgese (27,5%). Nonostante il termine per la chiusura dei conti sia già passato, il consiglio di amministrazione di Fenice, guidato da Barletta e Ferragni, non sembra ancora aver convocato le assemblee necessarie. La mancanza di bilanci, che riflettono lo stato economico dell’azienda, solleva interrogativi sulla salute finanziaria di Fenice, soprattutto in un periodo di crisi per l’imprenditrice.
Liam Payne, l’ex membro dei One Direction trovato morto a Buenos Aires. Cosa è successo
Il controllo sui marchi
La questione del controllo sui marchi, che rappresentano il cuore del business di Ferragni, è diventata critica. Chiara Ferragni, essendo sia l’azionista che il volto del brand, non può permettersi di uscire dall’azienda, mentre Barletta, già investitore a lungo termine, si starebbe preparando a vendere la sua quota. Attualmente, sembrerebbe che Barletta e Ferragni stiano negoziando la compravendita del 40% di Barletta, ma il prezzo rimane un argomento delicato, soprattutto considerando la valutazione di Fenice a 75 milioni di euro nel recente passato.
Flavio Briatore pronto a cedere il Twiga: il motivo e i protagonisti delle trattative in corso