L’ultima passeggiata del Massimo Decimo Meridio di Russell Crowe nei campi Elisi è stato la chiusura di un kolossal straordinario, l’inizio di un’eredità imperitura, ma soprattutto non era davvero la fine. Ridley Scott, a distanza di 24 anni dal film che valse a Crowe l’Oscar come miglior attore protagonista, è pronto a tornare nell’antica Roma per riprendere, con Il Gladiatore 2, la storia lì dove l’aveva lasciata. Tuttavia all’entusiasmo iniziale per l’annuncio – complici anche i recenti flop del regista – è subentrato il legittimo scetticismo tipicamente riservato ai sequel (soprattutto quando si va a toccare i pilastri della storia del cinema moderno); e, di fronte alla prima proiezione del sequel in anteprima a Los Angeles, la critica ha sentenziato…
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Il gladiatore 2 critica: cosa dice del sequel del film premio Oscar
In attesa dell’uscita nelle sale cinematografiche italiane prevista per il 14 novembre, Il Gladiatore 2 – che vede un cast d’eccezione con Paul Mescal, Pedro Pascal e Denzel Washington – è stato proiettato in anteprima nel lotto Paramount Studios di Los Angeles, dove i media e la critica ha potuto vedere in anteprima uno dei film più attesi dell’anno. Nonostante le recensioni usciranno solo a ridosso della data di uscita del film, alcuni commenti entusiasti hanno restituito il glorioso sentiment collettivo in merito al sequel, promosso a pieni voti e giudicato da alcuni come “uno dei più bei film di tutti i tempi”. Inoltre, secondo Variety, il film di Ridley Scott potrebbe riportare nuova linfa vitale alla languida corsa per gli Oscar 2025. Pertanto pare che il regista sia pronto a mettere l’ennesima firma nella storia del cinema.
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Il Gladiatore 2 trama del sequel con Paul Mescal
Ne Il Gladiatore sequel, Paul Mescal interpreta un Lucio Vero II adulto, nipote dell’imperatore Commodo del film originale, interpretato da Joaquin Phoenix. Dopo anni di schiavitù Lucio, che il trailer ha svelato essere il figlio illegittimo di Massimo Decimo Meridio, è pronto a tornare a Roma per cercare vendetta. Nella sua corsa al potere, però, decide di combattere non da sovrano ma da gladiatore al fine di restituire la gloria di Roma al suo popolo.
