L’11 novembre si celebra la Giornata Mondiale dei Single, una ricorrenza che invita a riflettere sulla crescente condizione di solitudine, scelta o meno, di milioni di persone in tutto il mondo. Se in Italia, i single rappresentano il 33,2% della popolazione, i dati a livello globale mostrano un fenomeno in forte espansione, soprattutto nei paesi più sviluppati. La crisi economica, l’aumento dei costi e la disoccupazione sono tra le principali cause che portano molte persone a vivere senza un partner, un trend che potrebbe interessare sempre più fasce di età.
I preconcetti sociali sui single: una condizione non sempre facile
Nonostante il numero crescente di persone che vivono da sole, la condizione di single è ancora circondata da pregiudizi sociali. Molti continuano a vedere i single come incompleti o incapaci di assumersi delle responsabilità, spesso considerandoli egoisti o caratterialmente difficili. Questi stereotipi possono avere un impatto psicologico significativo, con il 18,7% dei single che si sente ancora giudicato per la mancanza di un partner o figli. Inoltre, le pressioni sociali possono fare sentire i single emarginati, alimentando un senso di solitudine che va oltre la semplice condizione di vita.
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La vita da single: tra indipendenza e difficoltà economiche
Vivere da soli offre indubbi vantaggi, come maggiore indipendenza e libertà, ma comporta anche sfide economiche non indifferenti. Uno studio di Moneyfarm ha rivelato che, in media, i single spendono 571 euro in più al mese rispetto alle coppie, con costi maggiori per spese quotidiane come la spesa alimentare e le vacanze. I singoli, infatti, devono far fronte a tutte le spese da soli, come affitti, utenze e trasporti, che divise per due sarebbero più contenute. La spesa al supermercato è di 304 euro al mese per i single, contro i 236 euro per le coppie.
Le donne single: un fenomeno in evoluzione
Anche se la condizione di single coinvolge uomini e donne, è interessante notare come, globalmente, sempre più donne rimangano single oltre i 40 anni, scegliendo di sposarsi più tardi o di non sposarsi affatto. Secondo il Rapporto Onu, il 4,3% delle donne arriva ai 49 anni senza mai essersi sposata, con percentuali più alte in paesi come Australia e Nuova Zelanda. Inoltre, molte donne over 50 decidono di divorziare, contribuendo alla crescita del numero delle persone sole. La Giornata Mondiale dei Single, quindi, non è solo una celebrazione ma anche un’opportunità per riconoscere le sfide e le scelte che accompagnano questa condizione.
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