Il regista premio Oscar Gabriele Salvatores torna al cinema con Napoli-New York, in uscita il 21 novembre, portando sul grande schermo una storia ambientata nel dopoguerra, tra le rovine di Napoli e il sogno americano di New York.
Trama di Napoli-New York: speranza e resilienza
Nella Napoli distrutta dalla guerra, Carmine e Celestina, due piccoli scugnizzi di 12 e 9 anni, affrontano una vita dura e piena di difficoltà. Decidono di imbarcarsi clandestinamente per New York per raggiungere la sorella di Celestina, Agnese, emigrata in America. Salvatores, attraverso questa narrazione, non solo racconta un’avventura di crescita e scoperta, ma ci invita a riflettere sulla condizione di emigranti e sul concetto di “casa”, temi che colpiscono profondamente anche l’Italia di oggi.
Il fascino di una storia inedita di Fellini e Pinelli
Salvatores ha espresso grande entusiasmo per l’occasione di lavorare su una storia scritta dai celebri Fellini e Pinelli. La sceneggiatura, che unisce il realismo magico con una struttura narrativa classica in tre atti. Ci offre un racconto lineare e commovente, ricco di colpi di scena, che ha richiesto solo pochi aggiustamenti per adattarsi alla sensibilità contemporanea. Salvatores ha rinnovato alcune scene per enfatizzare la durezza della vita americana, attraverso uno sguardo critico e moderno.
New York: la visione magica di Salvatores
Nonostante l’America raccontata da Fellini fosse un’immagine idealizzata, Salvatores ha mantenuto questa visione magica della città. Ha scelto di ricreare New York a Cinecittà, un luogo caro a Fellini, rendendola attraverso scenografie, effetti speciali e luci, in un misto di realtà e sogno. Questa visione fantastica di New York si contrappone a una Napoli realistica e vera, accentuando il contrasto tra il mondo familiare dei protagonisti e la metropoli sconosciuta che li attende.
I valori senza tempo di “Napoli-New York”
La storia di Carmine e Celestina è una celebrazione della resilienza e della speranza che animano chi cerca un futuro migliore. Salvatores cattura la determinazione dei due protagonisti, affrontando difficoltà e pericoli, con uno sguardo tenero e autentico, che trasforma questa storia in un racconto senza tempo. “Volevo raccontare la storia con gli occhi dei bambini – spiega Salvatores – catturando la loro tenacia e innocenza”.