Sanremo 2024 è già al centro delle polemiche perché il Codacons ha lanciato una dura accusa contro i brani con testi violenti e sessisti, puntando il dito su artisti come Tony Effe. L’associazione dei consumatori ha inoltrato una diffida formale alla Rai e al conduttore del Festival, Carlo Conti, annunciando la possibilità di una denuncia qualora vengano ammessi artisti o canzoni giudicate diseducative: “Se saliranno sul palco cantanti con testi violenti, presenteremo denuncia in Procura per induzione alla violenza sulle donne”.
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Una richiesta di “daspo” per gli artisti dai testi controversi
Il Codacons si è spinto oltre, chiedendo una sorta di “daspo” per i cantanti i cui testi promuovano messaggi sessisti o incitamenti alla violenza. In un comunicato, l’associazione ha criticato la Rai per l’eventuale inclusione di brani non conformi, dichiarando che una scelta del genere sarebbe in contrasto con le campagne nazionali contro la violenza di genere e il bullismo. Tra le accuse, spiccano anche osservazioni sul fenomeno dei featuring con artisti controversi. Il Codacons ha citato episodi passati, come il duetto tra Emma Marrone e un rapper, definendo tale pratica un’ipocrisia: “Si dichiarano contro la violenza sulle donne, ma portano al successo chi nei testi trasforma le donne in oggetto”.
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Dopo Fedez, nuove polemiche sul passato degli artisti
Un’ulteriore provocazione riguarda gli artisti con trascorsi controversi. Dopo la recente riconciliazione del Codacons con Fedez, l’associazione si chiede se anche lui rischierebbe l’allontanamento qualora partecipasse al Festival. Sanremo 2024, che non ha ancora svelato il cast ufficiale, si preannuncia dunque un’edizione calda, con il Codacons deciso a non abbassare la guardia.
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